Tav: riapre il cantiere, continua la resistenza dei valsusini

Dopo la notizia del fallimento della Italcoge, una delle aziende a cui sono stati affidati i lavori nel cantiere di Chiomonte in Val di Susa, il Cipe approva un pacchetto di finanziamenti da 9 miliardi di euro per grandi opere nazionali, tra cui anche il Tav. Oggi il cantiere è rientrato in attività tra le proteste dei valsusini la cui resistenza si fa sempre più estrema.

Tav: riapre il cantiere, continua la resistenza dei valsusini
Assume toni drammatici la resistenza dei cittadini della Val di Susa di fronte alle ultime decisioni dall'alto sul destino del cantiere di Chiomonte, vicino Torino, per la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità. Ieri sera centinaia di persone - normali cittadini e famiglie con bambini - si sono recate alla stazione di Condove occupando i binari per impedire al Tgv (treno a grande velocità) in arrivo da Parigi e diretto a Torino di passare. La circolazione ferroviaria sulla linea Torino-Modane è stata interrotta. Intanto Turi 'Vaccaro', noto esponente del movimento No Tav, in sciopero della fame da giorni insieme ad altri, sta protestando da ore in cima a un cedro, a 20 metri da terra, nei pressi della centrale idroelettrica di Chiomonte. Da ieri resistono incatenati ai cancelli accanto alla centrale idroelettrica anche altri due cittadini del movimento. A scatenare gesti di tale estremità, sono state le ultime notizie istituzionali relative alla continuazione dei lavori nel cantiere di Chiomonte per la realizzazione della tratta ad alta velocità. Nei giorni scorsi, il 2 agosto, era stata confermata la notizia del crac finanziario di Italcoge, la società che insieme a Ati e Martina Service si era aggiudicata il bando per lo svolgimento dei lavori. Una notizia che in un primo momento era stata accolta come l'ennesima conferma che questa grande opera "non s'ha da fare", ma che solo qualche giorno dopo è diventata un dato insignificante agli occhi delle autorità. Il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha deciso infatti di approvare un pacchetto di interventi infrastrutturali che prevedono finanziamenti complessivi di 9 miliardi per opere pubbliche, tra cui anche il finanziamento del progetto preliminare della Tav Torino-Lione. Intanto, ieri la Ltf (Lyon Turin Ferroviaire) - società responsabile della parte comune italo-francese del futuro collegamento ferroviario tra Torino e Lione - ha annunciato di aver assegnato alla Martina Service S.r.l. il proseguimento dei lavori di preparazione del cantiere del cunicolo esplorativo della Maddalena a Chiomonte. I lavori al cantiere sono ripresi questa mattina. I legali del movimento No Tav presenteranno esposti contro Ltf in merito alla vicenda del fallimento di Italcoge. "Ci rivolgeremo alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti per vedere se Ltf ha operato correttamente affidando l'apertura dei cantieri all'Italcoge e alla Martina in trattativa privata" ha spiegato martedì Alberto Perino, del movimento No Tav.

Commenti

VORREI, SE POSSIBILE, CHE EVITASTE DI USARE IL TERMINE "VALSUSINI" PER INDICARE I "NO TAV". IO SONO UN VALSUSINO E COME TANTI ALTRI NON SONO CONTRARIO ALLA "TAV", MA SONO MOLTO INDIGNATO DAL COMPORTAMENTO DEI MIEI CONTERRANEI. GRAZIE!
CESARE, 06-08-2011 08:06
non sono contraria alla "tav" vi porterà benessere e lavoro a tanta gente ....che non sa come arrivare a fine mese.......
maria rosa da imperia, 07-08-2011 06:07
Non c'è giorno che passi che non si scoprano i mille modi in cui governi, imprenditori e banche si sottraggono al controllo di legalità da parte dei contribuenti. Non capisco di quale comportamento è scontento il commentatore del 6 agosto. Spero non si riferisca a quello perfettamente legale e grandemente testimoniale di quanti adiscono le autorità giudiziarie per i doverosi accertamenti di regolarità amministrative e tecniche, di quanti protestano pacificamente, di quanti presidiano con il digiuno e con l'acquisto dei terreni il territorio naturale insidiato dal dispendiosamente inutile progetto. Sarebbe ora che la gente si rendesse conto che l'economia non è fatta solo di costruzioni con demolizioni naturali bensì di intelligenza umana volta al sopperimento delle necessità e dei bisogni nel concreto rispetto e utilizzo delle risorse umane e ambientali. Sarebbe anche ora che si capisse che i cittadini contribuenti hanno e possono esercitare il diritto-dovere di partecipare alle decisioni che coinvolgono i beni comuni senza che i governi di turno ne possano disporre come se si trattasse di propri "gioielli di famiglia".
Franco, 07-08-2011 07:07
SONO SCONTENTO DEL COMPORTAMENTO DEI NO TAV. LE AUTORITA' CHE CONTROLLANO MI STANNO BENISSIMO, SE NON ESAGERANO.
CESARE, 10-08-2011 08:10
Attualmente la linea ferroviaria, che già esiste, i treni ci mettono quattro ore e mezza. Con la Tav impiegheranno un'ora in meno. Un'ora in meno, e 15-20 miliardi dei nostri soldi. Ah, ma si dirà che i lavori creeranno occupazione. E in effetti i pro Tav lo sottolineano: oltre 3.000 posti di lavoro diretti nel periodo di apertura dei cantieri, cioè fra il 2013 e 2023. Dicevo che la Tav costerà alle casse pubbliche 15-20 miliardi di euro. Facciamo 15 miliardi. Se si calcola un costo del lavoro pari a 40.000 euro annui per persona, lo Stato con quei soldi potrebbe assumere oltre 10.500 dipendenti per 35 anni, cioè per la durata dell'intera carriera lavorativa. Insegnanti, infermieri, medici, ferrovieri... Tutte persone che potrebbero far funzionare un po' meglio gli scalcinati servizi pubblici. 10.500 posti di lavoro per una vita contro i 3.000 effimeri legati ai cantieri: volete mettere?
anna1959, 20-08-2011 10:20

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