Tav in Val di Susa, attacco al cantiere e attacchi mediatici

La mattina del 14 maggio la maggior parte dei mezzi di informazione ha denunciato l'attacco al cantiere del Tav di Chiomonte avvenuto nella notte tra lunedì e martedì. Le risposte della Val di Susa agli attacchi mediatici e politici seguiti all'episodio.

Tav in Val di Susa, attacco al cantiere e attacchi mediatici
La mattina del 14 maggio la maggior parte dei mezzi di informazione ha denunciato l'attacco al cantiere del Tav di Chiomonte avvenuto nella notte tra lunedì e martedì quando una trentina di persone con il volto coperto, secondo quanto reso noto dalla Questura di Torino, ha attaccato il cantiere lanciando molotov e provocando danni. Il tentato omicidio è una delle ipotesi di reato che la Procura di Torino valuta per l'attacco avvenuto l'altra notte. I pubblici ministeri procedono anche per danneggiamento, porto di materiale esplodente e altri reati satellite. Secondo gli inquirenti a compiere l'attacco sarebbe stata una frangia oltranzista che ha deciso di agire senza coordinarsi con il movimento No Tav “ufficiale”. In seguito agli attacchi mediatici e politici alla Valle di Susa e al movimento No Tav, il Movimento No Tav ha diffuso un comunicato stampa in cui spiega che i fatti della notte tra lunedì e martedì scorso non hanno provocato feriti e che l'attacco è avvenuto “alle cose e non alle persone”. “Un compressore annerito – si legge nel comunicato - è l'unico 'ferito'. Un po' poco per giustificare un 'tentato omicidio' a meno che anche il compressore sia considerato un operaio del cantiere”. Il Movimento No Tav riferisce poi che il giorno dopo l'azione il piccolo presidio No Tav a ridosso delle reti “è stato completamente devastato”. “Ma nessuno chiaramente ne parla...”. “Il ministro degli interni – riporta il Movimento No Tav - dovrebbe preoccuparsi delle ditte che lavorano all'interno del cantiere, l'altro ieri è arrivata la Pato Perforazioni di Rovigo: ditta a cui il 13 marzo è stata tolta la certificazione antimafia e guarda caso adesso lavora al cantiere della Maddalena aggiungendosi alle già molte altre ditte che hanno subito condanne in via definitiva per bancarotta fraudolenta, tangenti”. “Così facendo svendono la nostra terra ai soliti mafiosi impuniti, sono complici della distruzione irreversibile della Val Clarea e in altre porzioni della valle, infischiandosene della vita e del futuro di chi la abita”. “Se pensano di intimorirci con le loro dichiarazioni roboanti si sbagliano. Noi a Chiomonte – conclude il Movimento - continueremo ad andarci e inizieremo da venerdì con l' inizio della tre giorni di campeggio, che è un anticipo della lunga estate di lotta che il movimento no tav sta organizzando”. “Il tentativo ostinato di ridurre la questione del tav ad un problema di ordine pubblico per mancanza di argomenti e dati a sostegno di quest'opera sta raggiungendo il suo culmine: una trentina di incappucciati non identificati dalla polizia fanno più notizia di oltre cinquantamila pacifici cittadini che insieme a decine di sindaci e parlamentari hanno pacificamente sfilato il 26 Marzo da Susa a Bussoleno”, denuncia il sindaco di Santambrogio Dario Fracchia. “In quell'occasione – prosegue Fracchia - nessun giornale ha dato spazio alla cittadinanza pacifica e maggioritaria della Valle di Susa che ha marciato con la solidarietà di tanti altri cittadini italiani e politici di rango di diversi partiti per ribadire la non priorità di questa folle ed inutile spesa in un momento di crisi gravissima dove ben altri sono gli investimenti da tutti attesi e le urgenze da tamponare”. “Noi amministratori e cittadini pacifici e per bene della Valle, avvezzi alle pacifiche e familiari marce in compagnia dei nostri figli e nonni, armati solo di bandiere e della nostra corposa e scientifica documentazione raccolta in tanti anni di studio da esperti qualificati sull'inutilità del Tav in Valle di Susa, restiamo basiti da questo sodalizio di ferro tra l'informazione e la politica volti non a cercare la verità ma il sistematico inganno fatto di omissioni, reticenze,di chiusura al dialogo e al confronto con amministratori locali e cittadini, tagliati fuori, esclusi da qualunque possibilità di far conoscere le proprie ragioni, ma al contrario ignorati e da taluni tacciati addirittura di essere i mandanti di ripugnanti atti di violenza che non appartengono neppure lontanamente ai nostri pensieri e al nostro modo di essere”. “Reprimere ad ogni costo il movimento contro il tav – prosegue Fracchia - è diventata una priorità di questa classe politica incapace, litigiosa ed arrogante, purtroppo inadeguata a fronteggiare i seri problemi in cui ci dibattiamo. Pertanto l'unica via di uscita é una nuova e sempre più forte cittadinanza attiva, dove ognuno deve fare la sua parte ed interessarsi al bene comune, vincendo la sfiducia e l'indifferenza perché per ogni spazio lasciato libero dal nostro impegno c'è chi è pronto ad occuparlo ai danni nostri e della collettività”. In merito all'episodio della notte tra lunedì e martedì si è espressa anche l'associazione Etinomia. “Come Etinomia non abbiamo ragione di esprimere opinioni in quanto, quanto successo è fuori dai nostri obiettivi e dai nostri 'compiti'. In ogni caso, indipendentemente da quanto successo lunedì (che poi si limita ad un generatore parzialmente incendiato, e niente di più) la nostra opinione sul cantiere e sul lavoro che lì si svolge è nota: non è un lavoro etico, non è una soluzione economicamente vantaggiosa, non genera benessere, ed è perfettamente in linea con quanto esprimono i movimenti NoTav”. A Bussoleno il popolo della Valsusa si è riunito in un'assemblea spiegando le forme di lotta e gli obiettivi del movimento.

Commenti

Il mio cuore e tutta la mia solidarietà al movimento NO TAV. Tutto il popolo italiano dovrebbe schierarsi al loro fianco.
maria, 17-05-2013 08:17
per sapere davvero come agiscono i valsusini sono andata da Brescia a Chiomonte già dallo scorso anno, più volte. Ero stanca di leggere solo ciò che divulga la stampa ufficiale... E ci sono tantissime brave persone e famiglie intere assolutamente pacifiche!!! certamente non sono rassegnate...a differemza della rassegnazione che dilaga in troppi italiani a fronte della devastazione del proprio territorio. Sono un funzionario...e mi sono stupita dell'assenza di documentazione progettuale che "sostiene" un'opera così mastodontica,devastante ed inutile. Come è possibile che chi dovrebbe vigilare su questo ed altro si astenga dal farlo? Si tratta anche di soldi pubblici, oltre che di aver devastato la Val Clarea!!!! Per forza i cittadini poi si organizzano "da soli". Come spesso accade però, la (dis)informazione dilaga, perché si sa che la gente beve troppo spesso ciò che si scrive sulla stampa a grande diffusione. SOLIDARIETA' PIENA A TUTTO IL MOVIMENTO NO TAV PACIFICO, cioè quello vero.
Eliana Gambaretti, 20-05-2013 10:20
il movimento NOTAV non si è mai diviso tra buoni o cattivi tra pacifici e non... la solidarieta o si da a tutto il movimento o niente... si puo discutere se un azione sia utile o meno ma inscatolare in una dualita aristotelica il movimento è esatttamente quello che cercano di fare i mass media.
Fra, 22-05-2013 02:22

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