"Televisione? No grazie". Fatti e non parole

La televisione, da strumento di informazione e conoscenza quale potrebbe essere, è diventata sistema, cultura, visione del mondo. "Il mezzo migliore per veicolare ovunque il nostro modello unico votato al suicidio planetario". Paolo Ermani spiega perché ha deciso, insieme a Valerio Pignatta, di non promuovere in una trasmissione televisiva il libro Pensare come le montagne.

Non considero niente di più feroce della banalissima televisione
Pier Paolo Pasolini ...e tu cerchi disperatamente il telecomando per spegnere quell'oggetto immondo che è la televisione
Beppe Grillo Di solito la notizia è quando si va in televisione, questa volta vogliamo dare la notizia contraria, cioè non andremo in televisione. Normalmente quando chiama la televisione, cadono tutte le barriere, tutti i distinguo e si accorre. Un po' di notorietà, finalmente si arriva alla massa, il nostro messaggio che arriva a migliaia di persone in un attimo, probabilmente molte copie in più del nostro libro venduto, magari poi altre trasmissioni, altri inviti. Finalmente ripagati di tanta fatica e duro lavoro con il giusto riconoscimento. In questi casi non vai tanto per il sottile e non importa cosa hai scritto, non importa se pensi che la tv sia pessima e sia l'esatto contrario della cultura: quando lei chiama, tu vai. C'è però un piccolo particolare, sul nostro libro Pensare come le montagne, abbiamo un capitolo intitolato La Grande Sorella in cui scriviamo chiaro e tondo con tanto di dati scientifici, studi accurati, precise analisi su adulti e bambini, che la televisione al massimo può essere usata come elemento di riciclo in qualche centro attrezzato sperando che nella sua vivisezione non rilasci troppe scorie tossiche. Di comune accordo con Valerio Pignatta coautore del libro, abbiamo deciso che non andremo ad una trasmissione televisiva di Rai Tre che ha richiesto la nostra presenza attraverso l'editore del nostro libro. Viviamo nel tempo in cui regolarmente si dicono delle cose e se ne fanno altre e nessuno si stupisce più dell'assoluta contraddittorietà delle scelte quotidiane. Di compromessi se ne fanno tanti e vivere senza compromessi è impossibile ma noi vorremmo limitarli al massimo perché il sistema che sta devastando il mondo si basa proprio sulla nostra linea di resistenza che cede sempre di più giorno dopo giorno. Che scandalo! Rifiutare una eccezionale opportunità, chissà quanti contatti e visibilità! Ma come? Con tutti i messaggi positivi che avete da trasmettere! In fondo la tv è solo un mezzo, dovete sfruttarlo assolutamente! Non si può ignorare la televisione! Non fate gli integralisti! Non fate gli snob! Strano, la stragrande maggioranza delle persone parla male della televisione e afferma che il livello è di una bassezza incredibile ma ben pochi sono conseguenti e la spengono definitivamente o la fanno più o meno gentilmente uscire dalla porta delle loro case. Quelli che se ne sono liberati dicono che hanno fatto una scelta ottima e non tornerebbero indietro. Più tempo per leggere, per stare con i propri cari, per incontrare e parlare con gli amici, per mangiare con calma, per riflettere, ascoltare musica, stare semplicemente in silenzio, niente più arrabbiature con questo o quel politico che non si capisce perchè lo si stia ancora a sentire, tanto dice sempre le stesse cose e fa arrabbiare sempre allo stesso modo, niente più serate ipnotiche a guardare assurde trasmissioni dove si 'voyeurizza' la vita degli altri. La televisione ha devastato la cultura, ha omologato tutto (tradizioni, storia, popoli, lingue), fa apparire le persone come automi in preda a overdose di consumismo. La televisione è il mezzo migliore per veicolare in tutto il mondo il nostro modello unico votato al suicidio planetario e attraverso quel modello facciamo sentire inferiori e inadeguati tutti quelli che non siano vestiti alla moda e 'fighi' come noi. La tv livella e banalizza qualsiasi cosa ed è totalmente in mano agli sponsor per i quali la libertà è scegliere fra una automobile blu e una rossa. La televisione rende i bambini passivi e incapaci di concentrarsi allo stesso tempo. Ruba loro tempo prezioso per il vero apprendimento e per la vita reale fatta di rapporti con i loro simili e con la natura, quella vera, non quella virtuale dei documentari. La televisione ha mandato al potere gente che ha reso l'Italia lo zimbello del mondo e già solo per questa macchia infamante che ci porteremo addosso per decenni, dovremmo disfarcene. Non è un caso che i partiti si contendano con lotte all'ultimo sangue la spartizione e il controllo della televisione. Pensate che uno strumento realmente democratico possa mai essere nelle mani dei partiti che servono interessi contrari a quelli dei cittadini? Eppure se si rende esplicito ciò che è sotto gli occhi di tutti, sembra come di mettere in discussione la mamma, in fondo si tratterebbe solo di essere conseguenti rispetto alla misera opinione che tanti hanno della televisione. Si terrebbe in casa come ospite fisso una persona di cui si ha una bassissima opinione e che si ritiene volgare, superficiale e diseducativa? In merito alle tematiche che trattiamo nel nostro libro, come si può poi veicolare un messaggio complesso, importante, reale attraverso un mezzo che è la negazione di tutto ciò? Anni fa partecipai ad una trasmissione di Report che fecero sull'energia e accompagnai dei giornalisti in Germania a visitare il Centro per l'energia e l'ambiente di Springe. Dedicai praticamente una settimana di lavoro gratuito per la 'causa'. Mi fecero apparire per 10 secondi e del mio lavoro di anni e anni furono riassunte un paio di frasi. Anche questo è la televisione: minimizza, banalizza, manipola, distorce, taglia e cuce qualsiasi cosa ad uso e consumo dell'audience per la quale non sei una persona ma sei un 'indice di gradimento', un saltimbanco a seconda delle mode e dei pareri del pubblico. In televisione va bene tutto, più si è strani e 'particolari' e meglio è, tanto sono in grado di tritare e rendere innocua qualsiasi cosa. Oggi tira la decrescita, avanti con la decrescita, domani sarà il vegan, avanti con il vegan e via di seguito nel circo mediatico dove tutto fa spettacolo ma tanto quello che conta sono i main sponsor, quelli veri con il grano per i quali decrescita e vegan fanno poco più che il solletico se inseriti all'interno del baraccone televisivo. La televisione adopera il suo immenso potere per fare sedere chiunque alla sua tavola, sicura che nessuno resiste al suo irresistibile fascino, che poi è quello di potersi abbeverare alla fonte della notorietà, della visibilità. Le trasmissioni tipo Report sono solo le foglie di fico che stanno lì apposta per fare ingoiare e rendere possibile tutto il resto, dal Grande Fratello in poi. E se proprio bisogna tenersi la televisione in casa perchè c'è Report, lo si può vedere anche tramite Internet che tra l'altro è un media molto più obiettivo ed efficace. C'è chi dice che l'uso della televisione è sbagliato ma che sarebbe un ottimo mezzo divulgativo, peccato che da quando la televisione esiste il suo imbarbarimento è aumentato in maniera esponenziale. Di questo uso migliore neanche l'ombra, nel contempo la televisione è sempre più saldamente nelle mani peggiori, basti pensare anche solo a Berlusconi in casa nostra e a Murdoch a livello mondiale. Più un mezzo ha intrinseco grande potere, più sarà impossibile riformarlo. Credo che sia veramente un'illusione pensare che prima o poi questo mezzo andrà in mani sante e se ne farà un uso probo. In Germania c'è un canale televisivo che si chiama Arte che trasmette quasi esclusivamente film d'autore: non lo vede praticamente nessuno. Se l'obiettivo è fare cultura e cambiare veramente la realtà, lo si può fare anche senza necessariamente andare in televisione, sarà forse una strada più lunga e difficile ma sicuramente più efficace e profonda così come lo è appunto la Cultura.

Commenti

La tv In Spagna si chiama "La Cassa tonta" ciaoooo Pasquino
Pasquino, 05-12-2011 12:05
Condivido il discorso sulla pochezza e sulla utilità marginale in era internettiana di un apparecchio obsoleto come la tv. lascia perdere i commenti politici invece: tutti a dimenticare che la tv pubblica ha rimpolpato le sue già gonfie tasche con i soldi dei contribuenti coercizzati mentre il buon Silvio la televisione, la stessa se non la migliore della RAI servizio cosiddetto pubblico, ce l'ha sempre fatta vedere bene e gratis e all'estero di noi ridono per molte cose, credimi, basta girare un po' il mondo.... e non dimenticare che all'estero ridono anche di Sarkozy e della sua liaison amorosa con una cantantuncola "gnocca" ma pur sempre ex modella e niente altro, che ridono della Merkel e della sua bruttezza, che prendono in giro i reali d'Inghilterra per le loro gaffe, che chiamano "referendum bulgaro" un referendum palesemente truccato, che in Ucraina la Timotshenko è in galera per ragioni politiche, che i grandi d'Europa hanno strizzato l'occhio a Gheddafi e poi l'hanno fatto trucidare in mondovisione, che il sovrano della Siria era fino a ieri un amico dell'Occidente ed ora è disprezzato ed oltraggiato, che Clinton si faceva ........ da Monica Lewinsky, e quante altre ancora... Non ridicolizziamoci nella bassezza della tv che ha dipinto Berlusconi come un orco porco! dicendo così diciamo quello che hanno detto benemeriti idioti della tv come Santoro e Travaglio che hanno fatto lotta a Berlusconi ed alla tv, e all'intelligenza degli italiani, facendoci credere che la tv era in mano a Berlusconi, quando, eccetto Fede, tutta la tv gli era palesemente ed evidentemente contro... Ed ora tenetevi Monti, riempitevi la bocca e svuotatevi le tasche
andrea, 12-06-2012 12:12
La frase chiave dell'articolo è proprio quella dedicata a REPORT. Degna e utile trasmissione, senza dubbio. ma è una foglia di fico. Come lo è Quark per i vecchi che seguono Rai Uno. L'eccezione non fa la regola ma diventa un alibi.
andrealolli, 07-02-2013 03:07

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