Terra dei fuochi, la furbizia italiana non paga più

Le notizie di sempre peggiori e occultati inquinamenti ambientali di intere aree del nostro paese si infittiscono ogni giorno che passa e delineano una situazione molto grave ma a cui sembra ci stiamo abituando supinamente. Eppure le forze e gli spazi per reagire sono ancora alla nostra portata e richiedono urgentemente la nostra partecipazione partendo innanzi tutto da noi stessi e dalle nostre azioni e scelte quotidiane

Terra dei fuochi, la furbizia italiana non paga più
Le notizie incredibili dello sversamento di rifiuti in varie località della Campania(e di chissà quante altre regioni si verrà a conoscenza in un prossimo futuro oppure di cui non si saprà mai nulla) decretano la fine dello stereotipo dell'italiano che ritiene di essere il più furbo del mondo. Dietro a questo disastro di dimensioni veramente impressionanti non c’è solo la malavita o la politica, ma una mentalità che parte da lontano e cioè da quell’adagio per cui siamo tristemente noti dal Nord al Sud del paese senza esclusioni di colpi, e che si riassume nell’epitaffio che metteremo sulla tomba nostra, dei nostri figli e dei nostri nipoti e cioè “tengo famiglia”. Con queste due paroline, declinate nei vari dialetti e idiomi italici, è riassunta la tragedia di un popolo. Il “tengo famiglia” è giustificazione di tutto e tutti. “Tengo famiglia” significa anche fare affari con e/o lavorare in luoghi che producono merci che inquineranno in maniera pesantissima l’ambiente e tutto questo quando di alternative di lavoro e produzione ce ne sarebbero eccome. Tanti sapevano, tanti sanno cosa succede in Italia, tanti erano e sono collusi, tanti votano sempre gli stessi volti, a destra o a sinistra cambia poco. Tragiche e terribili sono state definite dai media le risate di Vendola con il suo compare dell’Ilva che ha irriso il giornalista che con estremo coraggio faceva il suo mestiere. Di sicuro c’è chi da sempre ha protestato, ha combattuto, è stato deriso, minacciato, ucciso, messo a tacere e questi sono i veri eroi del nostro tempo, non certo i giocatori di calcio. Ma alla stragrande maggioranza andava e va bene bene così. Mai devastazione sarebbe così imponente senza la complicità e il silenzio dei “tengo famiglia”. Per aiutare a delineare il quadro e far capite quanto la situazione sia estremamente grave si può evidenziare il fatto che le notizie sono state addirittura riportate alle luce dai militari americani(di certo non ambientalisti incalliti) con tanto di investimenti notevoli per le analisi e le ricerche. Di fronte a notizie così sconvolgenti, avremmo dovuto assitere a manifestazioni di piazza e a dimissioni di massa di politici di ogni tipo, dai sindaci e dagli assessori locali fino ai membri del parlamento. Invece non è accaduto nulla di tutto questo e ciò può indurre il sospetto che tanti, troppi siano forse conniventi o assolutamente incoscienti. I “qualunquemente” della politica di “albanesiana” memoria. E ora che arriveranno i miliardi della “bonifica”, è molto probabile che scompariranno anche quelli inghiottiti nel nulla macchinoso del sistema di risanamento. È triste immaginare che probabilmente non ci sarà alcuna soluzione reale e si continuerà a vivere come sempre, ma soprattutto a morire, fra rifiuti tossici e acque avvelenate senza arresto degli sversamenti che al massimo migreranno in altre regioni o nazioni. Nessun concreto cambiamento sarà possibile senza una mutazione direi genetica che arrivi a far comprendere agli italiani che la loro presunta proverbiale furbizia e corsa al'inganno del proprio prossimo nell'interesse personale non porta da nessuna parte o al massimo, come in questo caso, solo al cimitero, luogo decisamente del pari poco salubre.
Diossina - La Verità Nascosta.
Governare i rifiuti

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