Torino, la città più inquinata. Lo confermano Legambiente e Aci

È Torino la città più inquinata d'Italia. Secondo i dati diffusi qualche giorno fa da Legambiente e Aci, il capoluogo piemontese ha oltrepassato i limiti di legge relativi alle concentrazione di Pm10 (polveri sottili) per 82 giorni superando così Milano e Roma. Le città italiane, in generale, si trovano in una situazione di stallo per quanto riguarda la qualità ambientale.

Torino, la città più inquinata. Lo confermano Legambiente e Aci
È Torino la città più inquinata d'Italia. Secondo i dati diffusi qualche giorno fa da Legambiente e Aci, il capoluogo piemontese ha oltrepassato i limiti di legge relativi alle concentrazioni di Pm10 (polveri sottili) per 82 giorni superando così Milano (70) e Roma (37). In tutto il 2010 erano stati superati i limiti consentiti 62 volte a Torino, 50 a Milano e 28 a Roma. Tale peggioramento sembra dovuto alle condizioni meteo che favoriscono il ristagno delle sostanze nocive. Eppure a Milano, malgrado gli alti livelli di inquinamento, il sindaco Pisapia ha aumentato il costo dei biglietti dei mezzi pubblici. Le amministrazioni locali, insomma, fanno poco o nulla per risolvere il problema, come evidenzia anche Ecosistema Urbano 2011, il rapporto curato da Legambiente e Ambiente Italia sullo stato di salute ambientale dei capoluoghi italiani, redatto con la collaborazione de Il Sole 24 Ore. Traffico automobilistico, smog, acqua che non arriva puntuale in tutte le case, standard antisismici carenti, produzione e smaltimento dei rifiuti: il rapporto presentato oggi a Genova evidenzia come le città italiane si trovino in una situazione di stallo per quanto riguarda la qualità ambientale. Lo smog rappresenta una delle prime emergenze ambientali per molte città: in una cinquantina di comuni si rileva infatti la presenza di aree critiche per le concentrazioni da biossido di azoto mentre per le polveri sottili sono sei le città (Siracusa, Frosinone, Caserta, Torino, Pavia e Napoli) dove il valore medio annuo è superiore al valore limite per la protezione della salute umana (40 microgrammi/mc). “Salta agli occhi – ha commentato il presidente Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - che non ci sono sostanziali variazioni rispetto al 2009, e se ci sono, nella maggioranza dei casi, sono in negativo. E questo vale per Varese come per Reggio Calabria”. Come ha spiegato Cogliati Dezza, “le città sono praticamente ferme” e ciò è dovuto al fatto che “le amministrazioni locali hanno paura di cambiare passo e di imboccare con determinazione la strada del cambiamento ma soprattutto perché manca la politica, a livello nazionale”.

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