A Torino stop anticipato ai sacchetti di plastica, i produttori fanno ricorso

A Torino parte lo stop ai sacchetti di plastica, un gesto che anticipa il divieto che scatterà il primo gennaio 2011 in tutta Italia. Legambiente appoggia la decisione presa dall'amministrazione locale e si oppone al ricorso dei produttori di shopper non biodegradabili.

A Torino stop anticipato ai sacchetti di plastica, i produttori fanno ricorso
A seguito del ricorso presentato dall'associazione nazionale dei produttori delle buste di plastica contro la delibera del Comune di Torino che mette al bando gli shopper non ecologici in tutta la città, Legambiente Nazionale e Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta presentano un intervento ad adiuvandum a favore del Comune. "La delibera comunale che vieta la commercializzazione delle buste che non siano conformi alle caratteristiche di compostabilità come da regolamento comunitario En 13432 anticipa di pochi mesi il divieto che scatterà il primo gennaio 2011 in tutta Italia - dichiara Andrea Poggi, Vicepresidente Legambiente Nazionale - Legambiente sostiene questa coraggiosa scelta dell'Amministrazione Comunale e si oppone al ricorso presentato dai produttori di shopper in plastica. La delibera oggetto di discussione non favorisce solo l'ambiente ma incentiva i cittadini a comportamenti virtuosi in chiave di riduzione dei rifiuti, essa è quindi anche uno strumento di prevenzione". Gli italiani consumano circa 20 miliardi di sacchetti l'anno pari a 300 sacchetti pro capite. "Basterebbe sostituire i normali sacchetti di plastica con buste riutilizzabili per abbattere, a livello europeo, 1,4 milioni di tonnellate di emissioni climalteranti - spiega Vanda Bonardo, presidente Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta -. La soluzione migliore per smettere di inquinare rimane sempre quella di ricorrere alle buste riutilizzabili; sempre più persone hanno ripreso la buona abitudine di recarsi in negozio con la borsa di tela portata da casa, amica dell'ambiente, robusta, ultimamente anche di moda". Lo stop ai sacchetti di plastica era in programma già 11 mesi fa, come previsto dalla finanziaria 2007, per mancanza dei decreti attuativi però si è prorogato il termine di 12 mesi e Legambiente teme un ulteriore slittamento del divieto. Per questo motivo da quest'estate l'associazione propone una petizione indirizzata al Ministro dell'Ambiente affinché si impegni a non prorogare ulteriormente il divieto di commercializzazione di sacchi non biodegradabili. È possibile firmare la petizione sul sito di Legambiente. Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta

Commenti

Si le buste di plastica ok.. Ma ad Andrea Poggi prima delle buste chiederei chiarimenti su questo: "LEGAMBIENTE"&"SORGENIA" C.O.N.S.A.P.E.V.O.L.M.E.N.T.E"Costruiscono CENTRALI A CARBONE 100 volte più R.A.D.I.O.A.T.T.I.V.E di centrali NUCLEARI, che contestano" /---/ "VADO: LA CENTRALE DI DE BENEDETTI CONTINUERA' A PRODURRE CANCRO! FONTE: http://piemonte.indymedia.org/article/9737?comment_limit=0&condense_comments=false ...Leggo a tal proposito un art. della Sig.ra. BRIUGLIA : Da cui estraggo: Così anche "LEGAMBIENTE", mentre a Genova e alla Spezia promuove una battaglia di dismissione perché il carbone "nuoce gravemente alla salute", a Savona, a Vado e in Val Bormida ritiene che il carbone possa essere addirittura ben tollerato! "Le EMISSIONI di CO2 sono l'unico inquinante che Legambiente ligure si degna di considerare.. ..Quando poi apprendiamo che Legambiente è SOCIO AZIONARIO di Sorgenia, la finanziaria del gruppo De Benedetti che controlla a sua volta Tirreno Power proprietaria della centrale di Vado, si può comprendere anche il suo ruolo di MALCELATA SUDDITANZA. FONTE: http://www.google.it/url?q=http%3A%2F%2Fwww.truciolisavonesi.it%2Farticoli%2Fnumero189%2Fbriuglia.htm&ei=DW10TIm4B8iVswa0m_maBg&sa=X&oi=unauthorizedredirect&ct=targetlink&ust=1282700309123184&usg=AFQjCNFcNc_tbbipZZ9N3DU05dwCcdbnSQ BENE. Considerate le grandi "BATTAGLIE" contro il nucleare, da parte di LEGAMBIENTE vorrei sottolinearne un aspetto "RACCAPRICCIANTE". LEGGO: "un articolo comparso su Scientific American "una centrale a carbone disperde nell'ambiente 100 VOLTE PIU' RADIAZIONI di una centrale nucleare che produca la stessa quantità di energia".. SORPRESA!: Chi scrive della pericolosità radiologica è "Il portale di Kyoto Club e LEGAMBIENTE per conoscere e decidere sull'energia di oggi e di domani " FONTE: http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=1&ved=0CBYQFjAA&url=http%3A%2F%2Fqualenergia.it%2Fview.php%3Fid%3D1069%26contenuto%3DArticolo&ei=zkfITOD4Ls_54Aa42OXlBg&usg=AFQjCNFFZQ-_kRAz5bU5zJ36FmK2h10b8A&sig2=cJ6JX6BAz4r3ksHzuy7QXA LEGAMBIENTE QUINDI C.O.N.S.A.P.E.V.O.L.M.E.N.T.E partecipa alla costruzione di centrali a CARBONE 100 volte più RADIOATTIVE.. " del NUCLEARE! Contesta il nucleare, perchè sarebbero inutili le "sue" cento volte piu radioattive centrali a carbone? Più grave è il fatto che quanto contestava è nulla rispetto a quanto costruisce proprio sotto l'aspetto RADIOLOGICO che apparentemente combatte! QUESTA E' LA VERITA! La lotta alla CO2 si giustifica in funzione dei 60 MILIARDI DI DOLLARI a cui aspira il "WWF", la nostrana "LEGAMBIENTE" tramite FEDERPARCHI aspira invece a CENTINAIA DI MILIONI DI EURO? FONTE: http://www.fusione.altervista.org/la_bolla_finanziaria_del_carbon_credit.htm La "gente" inizia a svegliarsi: "Legambiente coinvolta nel business del fotovoltaico. Le associazioni denunciano" FONTE: http://www.lavalledeitempli.net/2010/11/07/legambiente-coinvolta-nel-business-del-fotovoltaico-le-associazioni-denunciano/ "LEGAMBIENTE NUCLEARE" FONTE: http://www.eur.roma.it/news.php?news=1153 Cordialmente. PIERO IANNELLI -- Segretario XI Municipio. ROMA " La Destra "2014 --"Resp. Per le aree tutelate e vincolate"
Piero Iannelli, 18-11-2010 03:18

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