Trudeau dichiara l'emergenza nazionale per fermare il "convoglio della libertà"

Il primo ministro canadese Justin Trudeau, dopo giorni e giorni di protesta organizzata dai camionisti supportati dai cittadini contro l'obbligo vaccinale e le restrizioni per il covid, ha invocato l'Emergencies Act per la prima volta nella storia del paese per dare temporaneamente al governo federale pieni poteri sospendendo le libertà civili.

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Il primo ministro canadese Justin Trudeau, dopo giorni e giorni di protesta organizzata dai camionisti (che hanno dato vita al cosiddetto Freedom Convoy, il convoglio della libertà) supportati dai cittadini contro l'obbligo vaccinale e le restrizioni per il covid, ha invocato l'Emergencies Act per la prima volta nella storia del paese per dare temporaneamente al governo federale pieni poteri sospendendo le libertà civili. Lo ha annunciato la CBC canadese, affermando che Trudeau ha definito le proteste che stanno bloccando il paese come un'occupazione illegale.

Come spiega la BBC, l'Emergencies Act dà al primo ministro poteri straordinari per trenta giorni, inclusa la possibilità di vietare le manifestazioni, gli spostamenti e l'utilizzo di specifiche proprietà.

Non è ancora ben chiaro come Trudeau giustificherà di fronte al Parlamento questa decisione radicale e che avrà l'effetto di offrire più strumenti per soffocare le proteste che stanno mettendo in difficoltà le varie zone del Canada, alcune delle quali hanno già annunciato che revocheranno gli obblighi vaccinali e le restrizioni.

E se il Parlamento non voterà a favore per ratificare la decisione, questa sarà revocata.

È la prima volta che viene invocato e applicato l'Emergencies Act. Il padre dell'attuale primo ministro, Pierre Trudeau a sua volte già premier in passato, aveva invocato una norma che sussisteva prima di quella attuale, chiamata War Measures Act, all'inizio degli anni '70 per sospendere le libertà civili e utilizzare l'esercito per reagire al rapimento di un diplomatico e di un politico.

Il Western Standard ha dichiarato quello di Trudeau "un atto di guerra" e gli organizzatori del Freedom Convoy Tamara Lich and Brian Peckford hanno tenuto una conferenza stampa in replica che è possibile rivedere qui.

QUI la pagina Facebook del Freedom Convoy canadese.

Nel frattempo la protesta dei camionisti si è diffusa anche in Australia e Nuova Zelanda, oltre che in Europa. In Francia convogli di mezzi sono stati fermati dalle forze dell'ordine dopo avere transitato anche per Parigi e hanno tentato di entrare anche in Belgio. E convogli della libertà sono annunciati anche verso gli Stati Uniti.

 

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