Referendum costituzionale: un chiaro e netto NO

Se mai ci fossero dei dubbi su cosa votare al referendum costituzionale, basterebbe vedere le campagne dei sostenitori del Sì con il PD in testa per non averne più. Vengono rispolverate le più assurde e demagogiche campagne elettorali di Berlusconi dove veniva promesso di tutto pur di essere rieletto.

Referendum costituzionale: un chiaro e netto NO

Il massimo si è raggiunto con Vincenzo De Luca presidente della regione Campania e grande sostenitore di Renzi e del Sì al referendum, che senza imbarazzi, senza alcuno scrupolo si è messo a fare la compravendita del voto, invitando pubblicamente chiunque a fare qualsiasi cosa pur di fare votare il Sì. Pagategli la cena, offritegli la frittura di pesce, dice De Luca, come ai bei tempi della Democrazia Cristiana, quando il voto clientelare e di scambio era prassi consolidata. Adesso la fiaccola di queste pratiche sembra essere passata anche nelle mani del PD per il quale gli scandali ed episodi di corruzione sono poi all’ordine del giorno.

Non solo quindi si promette di tutto, ma si fa del terrore dicendo che se vince il No l’Italia si ferma, si torna alle caverne, usciamo dall’Europa, le banche falliscono (maaagari), ci invadono i marziani. Sembrano anche in questo caso le campagne della Democrazia Cristiana contro i comunisti degli anni del dopoguerra, quando i cattolici tuonavano che in caso di vittoria dei "rossi" i Cosacchi avrebbero fatto abbeverare i cavalli alle fontane di San Pietro e ci sarebbe stata strage di bambini vittime dei feroci predoni rossi.

Il potere ricorre sempre a qualsiasi mezzo ed espediente per mantenersi, soprattutto se è in difficoltà. Renzi infatti pensava che la vittoria al referendum fosse una passeggiata, forte anche dei vari media asserviti ma, così come per il referendum sul nucleare, soprattutto il Movimento 5 stelle in ambito parlamentare e  la cosiddetta società civile hanno fatto un'opera di controinformazione molto efficace così da rendere niente affatto scontata la vittoria del ducetto del PD. Anzi a forza di roboanti balle sempre più spudorate Renzi rischia di perderlo il referendum .

Non deve trarre in inganno la partecipazione al fronte del No della Lega di Salvini e di una parte della destra, perché il loro No è strumentale, sperano infatti con una vittoria del No di indebolire Renzi e di andare alle elezioni. In caso di vittoria alle elezioni politiche, ci penserebbero loro a cambiare la Costituzione ritornando direttamente al ventennio e alle leggi razziste di tristissima memoria. In ogni caso l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) si è schierata per il NO e di per sé questa è già una garanzia.

Il No quindi è chiaro e netto, sia perché la Costituzione è stata varata da persone che avevano valori e ideali che Renzi e compagnia non sanno nemmeno dove stanno di casa, sia perché qualsiasi accentramento del potere a qualsiasi livello è un pericolo da evitare. Nel futuro, con l’esaurimento delle risorse determinato dalla crescita infinita in un mondo dalle risorse finite, tutti i poteri centrali perderanno forza per ovvi motivi. La partita si giocherà a livello locale, dove rifioriranno le comunità e il controllo dei cittadini sarà diretto. Verranno rafforzate le bioregioni e i Parlamenti diventeranno luoghi simbolici e di folklore, un po’ come le monarchie in Inghilterra e Olanda. I Parlamenti potranno favorire senz’altro questo passaggio di maggiore controllo da parte dei cittadini a livello locale e per farlo è evidente che si devono evitare le derive autoritarie individuabili nelle scelte di Renzi e dei suoi alleati. Qualora si volesse modificare la Costituzione, si dovrebbero introdurre ulteriori valori come quello della sacralità della natura, della salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo, garantendo a tutti per diritto costituzionale un tetto sopra la testa, cibo, aria e acqua non inquinati. Attraverso Il Cambiamento abbiamo fornito informazioni sulle motivazioni del No e con il lavoro di tutti i giorni dell’associazione Paea testimoniamo da sempre una netta opposizione contro chi vuole fare del nostro paese una discarica favorendo industriali senza scrupoli e devastatori assortiti. È bene sapere che fra le tante assurdità proposte dal fronte del Sì, con la modifica costituzionale verranno esautorate le Regioni da decisioni fondamentali, che quindi verranno prese a livello statale. Ci ritroveremo altre Tav, autostrade, inceneritori, centrali di ogni tipo difese con spiegamenti militari in maniera simile a ciò che avviene già in Val Susa.

Diciamo No a chi vuole utilizzare Costituzione e paese per i propri interessi personali  e portarci ancora di più alla rovina.

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