Un milione di barili di petrolio affondano nel Mar della Cina

Un disastro ambientale di dimensioni che forse solo tra un po' di tempo sarà possibile quantificare: un milione di barili di petrolio sono affondati nel Mar della Cina. Erano a bordo della petroliera iraniana Sanchi che nei giorni corsi si era scontrata con un mercantile e aveva preso fuoco.

Un milione di barili di petrolio affondano nel Mar della Cina

I 32 membri dell'equipaggio sono morti e 136mila tonnellate di petrolio cosiddetto ultraleggero contenute in un milione di barili. Peraltro da giorni la nave bruciava con relativa immissione in atmosfera degli inquinanti da combustione e il petrolio sta fuoriuscendo in mare.

La petroliera, battente bandiera panamense e di proprietà della National Iranian Tanker Company (Nitc), stava spedendo prodotti alla società sudcoreana Hanwha Total. Sono tutte in salvo le 21 persone a bordo della CF Crystal, la nave cinese coinvolta nell'incidente.

Il Washington Post ha affermato che potrebbe essere un disastro di dimensioni ancora maggiori di quello della Exxon Valdez nel 1989 perché le quantità di greggio sono tre volte tanto; questo malgrado le dichiarazioni rassicuranti fornite dalle istituzioni cinesi. Sempre il Washington Post ha anche affermato che si tratterebbe di una quantità doppia di petrolio rispetto alle perdite in mare della Prestige nel 2002, disastro che inquinò le coste di Spagna, Portogallo e Francia.

Il condensato, una versione ultra leggera del petrolio greggio, è diverso dal greggio nero che si vede spesso nelle fuoriuscite di petrolio: si trova sotto forma di gas all'interno di serbatoi ad alta pressione e si liquefa una volta estratto. È altamente tossico e notevolmente più esplosivo rispetto al normale greggio. "Il condensato è più probabile che si disperda o si mischi con l'acqua. Oltretutto - ha detto alla 'Bbc' John Driscoll del JTD Energy Services - può essere incolore e inodore e quindi molto più difficile da individuare, raccogliere e pulire".

 

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