15 settembre 2011, un anno di Cambiamento

Il 15 settembre 2010 è nato Il Cambiamento. È passato un anno, pieno di obiettivi, di soddisfazioni e di fatiche. È stato un anno il cui il nostro progetto ha visto continuamente aprirsi aree nuove. Ma è stato soprattutto un anno di lavoro giornalistico durante il quale abbiamo cercato di generare un'agenda che fosse diversa da quella dei grandi media.

15 settembre 2011, un anno di Cambiamento
Oggi è il quarantesimo anno di Greenpeace. Erano un gruppo di attivisti che lottavano contro le scorie nucleari. Nel 1971. Dopo 40 anni, due grandi incidenti nucleari, tantissimi morti a causa delle scorie, centrali costruite e chiuse e, nel nostro paese, due referendum che hanno fermato il nucleare, Greenpeace è forse la più conosciuta associazione ambientalista nel mondo e di sicuro una delle più apprezzate. Un anno fa, sempre il 15 settembre, molto umilmente, un altro gruppo di attivisti metteva alla luce 'una cosa nuova'. Lo chiamarono Il Cambiamento, che più che un programma era un auspicio. Un giornale, un luogo d'incontro e confronto per chiunque abbia deciso di mettersi in movimento. Per passare "dal virtuale al reale". È passato un anno; un anno pieno di obiettivi, di soddisfazioni e di fatiche, di imprevisti e di ostacoli. Un anno a tratti entusiasmante, a tratti angosciante. Un anno 'segnato' dall'incidente nucleare di Fukushima, dalla crisi del lavoro, dai referendum su acqua e nucleare, dal risveglio della società civile. Un anno in cui il nostro progetto ha visto continuamente aprirsi nuove aree: l'area 'reti', in cui dare spazio ai gruppi e alle associazioni, i blog, firmati da persone che il Cambiamento lo vivono quotidianamente, l'area formazione e l'area incontri che ancora muovono i primi passi, ma già promettono di avere un grande successo e poi, in occasione del nostro 'compleanno', l'area video, che vi presentiamo oggi per la prima volta. Ma è stato soprattutto un anno di grande giornalismo. Con risorse minime e uno sforzo titanico da parte di redattori interni e volontari, senza invitati in giro per il mondo, senza fondi statali o privati, senza firme 'super-famose' a fare da traino, senza abbonamenti alle agenzie stampa, abbiamo cercato e in alcuni casi siamo riusciti a dare un'informazione autenticamente diversa. Abbiamo cercato di 'riscrivere' l'agenda dei media, nel nostro piccolo, decidendo che la cronaca nera e rosa, il calcio e le morti, il gossip e le barzellette dei politici, le dichiarazioni della casta e i proclami vuoti, non erano notizie. Lo erano invece il lavoro dei comitati per l'acqua, le lotte per la salute delle persone e del pianeta, la denuncia dell'inquinamento e di un sistema economico sempre più folle e fuori controllo. Lo erano Fukushima (con l'acqua contaminata che esce dai rubinetti) più degli incidenti stradali. I referendum sull'acqua, più di Ruby. Spesso chi ci conosce poco ci identifica come un giornale di nicchia. Infatti non trattiamo parte dell'attualità quotidiana. Ma è di nicchia scegliere di raccontare cosa accade intorno alla vita dei cittadini e del pianeta che li ospita piuttosto che inseguire le sempre più patetiche dichiarazioni dei politici? È essere di nicchia capire che senza aria, acqua, cibo, lavoro, il nostro futuro non sarà futuro? 40 anni fa, un gruppo di attivisti dava vita ad una delle più grandi associazioni ambientaliste. Un anno fa, più modestamente, noi abbiamo cercato di dare vita ad un giornale "autenticamente" diverso. Il cambiamento è difficile. Il cambiamento è faticoso. Cambiare costa sforzi, passione, determinazione. Ci obbliga a guardarci dentro, lavora sulle nostre paure, ci terrorizza e ci spaventa. Cambiare è difficile. Non farlo, molto molto molto di più. PRIMA NOTA A MARGINE Skype, croce e delizia dell'età moderna, mi ricorda che oggi è il compleanno di Daria, una nostra collaboratrice, curatrice di un blog sul Cambiamento e soprattutto grande persona e splendida amica. Vorrei quindi approfittare di questo spazio per fare gli auguri anche a Lei. Lei come simbolo vivente del Cambiamento (col suo compagno Marco) e come rappresentazione evidente che le realtà, gli ideali e anche i giornali, sono fatte di persone. Ci si può riempire la bocca di grandi parole, ma alla fine, senza le Daria e i Marco di turno, non si va da nessuna parte. Vogliamo ripartire dal senso delle cose, dalla realtà concreta, da noi. Auguri Daria. SECONDA NOTA A MARGINE L'Associazione Paea. Paolo e Francesco, Roberta e Giovanna, Paola e Flora, Elena e Marta, Alessandro e Chiara ecc ecc. Ma soprattutto Paolo. Persone che hanno deciso di scommettere su un progetto folle ed economicamente durissimo, come quello del Cambiamento. Senza di loro non saremmo qui oggi. Grazie alla follia dei saggi, che vedono oltre gli ostacoli. TERZA NOTA A MARGINE, ovvero sopravviveremo? A noi italiani non piace molto la pubblicità. A noi italiani non piacciono i giornali che prendono soldi dai partiti. A noi italiani non piace pagare per ottenere qualcosa via internet. Ma noi italiani vorremmo un giornalismo libero, indipendente, d'inchiesta. Con quali soldi? Chi lo paga? Finora abbiamo fatto tutto da soli, ma è ora di vedere se tutti i nostri sforzi hanno un valore anche per chi ne beneficia, solo così capiremo che andiamo nella direzione giusta e, soprattutto, per quanto deve vivere il nostro progetto. Per questo Ti chiediamo: un portale come il nostro vale almeno un euro al mese? Se pensi di sì, clicca qui.

Commenti

tanti auguri a tutti! bel lavoro!
Monica, 15-09-2011 12:15
GRANDI RAGAZZI ! L'unica cosa permanente è IL CAMBIAMENTO .... che la nostra avventura possa continuare a lungo e prosperamente ;o) un caro abbraccio
Dario, 15-09-2011 02:15
AUGURI. Ottimo lavoro. Vi leggo sempre con piacere.
Michele, 15-09-2011 07:15
Auguri!
Jaulleixe, 16-09-2011 12:16

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