Usa, sì alle nozze gay. Ma sposarsi è davvero così necessario?

Con una storica sentenza la Corte Suprema Usa ha stabilito che il matrimonio non può essere solo quello tra uomo e donna, dichiarando incostituzionale il Defence of Marriage Act (DOMA) che finora ha discriminato le coppie gay e lesbiche. Attribuire tanta importanza alle nozze non costituisce però una discriminazione nei confronti delle coppie di fatto? Quali diritti per i conviventi, eterosessuali ed omosessuali, che non intendono sposarsi?

Usa, sì alle nozze gay. Ma sposarsi è davvero così necessario?
Grandi feste perché negli Stati Uniti si apre la porta ai matrimoni fra omosessuali. Premetto che non ho assolutamente nulla contro l’omosessualità e chiunque può stare liberamente con chi vuole come gli pare e piace ma mi chiedo perché sia così importante sancire e festeggiare la possibilità del matrimonio. Mi rendo perfettamente conto che per chi è sempre stato ferocemente discriminato è una grande soddisfazione avere un “riconoscimento ufficiale” ma forse non si riflette abbastanza sul fatto che dare tutta questa importanza al matrimonio discrimina le tante persone che stanno assieme, omosessuali e non ma che non hanno alcuna intenzione di sposarsi o perché non sono religiose o perché comunque non hanno bisogno di una ratifica ufficiale della loro unione né da parte dello stato, né da parte di nessuna chiesa. Per loro probabilmente la migliore ratifica è l’amore che provano l’uno per l’altro. In Italia i non sposati ma conviventi [1] anche da anni, in fatto di diritti della coppia è come se non esistessero. Varie sono le discriminazioni, solo per segnalarne alcune: i conviventi non possono adottare figli, in caso di incidente o ospedalizzazione sono i parenti quelli da avvertire e che ufficialmente possono stare vicino alla persona, il convivente non ha diritti di eredità e non esiste vedovanza, non percepisce gli assegni familiari anche se il compagno/a non lavora, non ha possibilità decisionale sull’espianto degli organi e così via. I matrimoni però sono sempre più in crisi e si organizzano incredibili pranzi, cene, inviti, messe solenni, book fotografici, viaggi di nozze, vestiti e sfarzi vari per un matrimonio che ormai dura sempre meno e costa sempre di più. Infatti quasi non esiste coppia che non sia separata e con uno o più divorzi alle spalle e dato che con il matrimonio si stabilisce un legame ufficiale, quando saltano molte volte fanno aumentare vertiginosamente le parcelle degli avvocati e diminuire i soldi nelle tasche degli sposati. Quindi si spende per sposarsi e per dividersi, non sembrerebbe un bell’affare a maggior ragione nei famosi tempi di crisi. Liti e odi furibondi si scatenano spesso, soprattutto se ci sono di mezzo carte, burocrazia e quello che ne consegue. Ci si chiede in molti di questi casi, dove si passa dall’amore eterno all’odio viscerale, se il matrimonio non era solo un aspetto formale o di comodo che forse poco aveva a che vedere con i sentimenti in gioco. Senza questi imprimatur probabilmente i conflitti potrebbero risolversi in maniera più semplice e magari anche con meno stress. Sarebbe quindi forse il caso di avere uguali diritti per tutti senza che venga discriminato davvero più nessuno. 1. A Milano è stato presentato il vademecum dei diritti dei conviventi

Commenti

Bah...mi sembra che qui stiamo facendo di tutti i matrimoni un fascio...sebbene sia eclatante quando qualcuno divorzia (ormai purtroppo neanche più tanto), io vorrei concentrare l'attenzione, senza monodirezionarla, sulle coppie che puntano su questo "impossibile necessario" che fa parte della natura umana. Se due persone si amano e sanno che vogliono passare il resto della vita con l'altro/a, beh, dov'è tutta questa difficoltà nel fare la scelta del matrimonio? sottolineo che è una scelta, quindi non basta il romanticismo, qui è volontà (e capacità) che si aggiunge al sentimento. Per me se qualcuno decide di fare una coppia di fatto ma di non sposarsi (esiste anche il matrimonio civile), indica già da subito la non durevolezza o la paura della non durevolezza di quella relazione...la famiglia, che in Italia si fonda sul matrimonio, è proprio questo, decidere di creare un nuovo nucleo vitale con coscienza, volontà e desiderio, sapendo che quello che si fa è anche una responsabilità, responsabilità di fondare una famiglia e di essere un esempio per i propri figli, mostrandogli che le scelte definitive, pur nella limitatezza dell'essere umano, possono esistere. Ovviamente, non solo le coppie sposate generano delle famiglie unite e felici, ma forse il problema non è l'istituzione del matrimonio, forse il problema sono le coppie che lo prendono troppo alla leggera. Un saluto (non sono sposato, non lo escludo in futuro)
Giacomo Armani, 28-06-2013 07:28
In realtà temo che tu non capisca perfettamente il valore dell'estensione del matrimonio alle coppie omosessuali. Il matrimonio dimostra finalmente che le coppie omosessuali sono coppie come tutte le altre e non delle coppie di serie B. Non vi è nessun obbligo a sposarsi. Né tanto meno a fare un matrimonio con l'abito Versace o il servizio Sambonet. Ma bisogna dare a tutti la possibilità di scegliere se sposarsi o meno. Le coppie etero posso già scegliere se essere conviventi o sposarsi.
Agata, 29-06-2013 08:29
a che serve più il matrimonio?lasciamolo alle coppie omosessuali che li fa sentire normali.
gigi, 29-06-2013 05:29
@gigi: guarda che le coppie omosessuali si sentono normali, perché già lo sono. Quelli che devono capire che sono normali sono quegli estremisti che ancora affermano che i cittadini omosessuali non si possono sposare.
Maria, 01-07-2013 08:01
premetto che sono per la convivenza ma ritengo che non sia tanto importante lo sposarsi o meno è ma il poter scegliere il vero diritto ,quando una persona può decidere se sposarsi o convivere sa che puo scegliere e quindi ha gli stessi diritti di un etero, 50 anni fa io non avrei potuto scegliere di convivere sarei andata incontro a l ira dei paesani e della chiesa oggi si può perchè i pochi di allora hanno fatto valere le proprie idee ,spesso ci dimentichiamo che il nostro piu grande potere stà nella scelte la scelta di un uomo è la sua libertà ,,, bè almeno per me ,,,
jessica, 01-07-2013 10:01

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