Vaccini contro il covid: scienza o fede?

Di fronte a tutto quello che sta accadendo ed emergendo diviene legittimo chiedersi riguardo ai vaccini per il Covid: si tratta di scienza o di un atto di fede? L'invito è a recuperare e riallenare l'esercizio del pensiero critico, a porsi nuovamente domande cercando risposte logiche, complete e coerenti.

Vaccini contro il covid: scienza o fede?

All’inizio della questione covid anche i cosiddetti esperti che imperversavano (e imperversano) sui media erano sostanzialmente concordi su due cose: che per realizzare un vaccino con la relativa e necessaria sperimentazione ci sarebbero voluti anni e che farlo veramente efficace era praticamente  impossibile viste le innumerevoli varianti del virus. Tant’è che nemmeno per l’HIV, considerato il flagello del secolo, è mai stato realizzato un vaccino. E affermazioni del genere le poteva capire chiunque, anche chi medico non è. Poi tutto è stato dimenticato, la irresistibile bramosia del quattrino, che con la scienza e l’altruismo eroico non ha nulla a che vedere, ha prodotto un vaccino in pochi mesi e allo stesso tempo i forti dubbi sul fatto che fosse efficace anche per le sue varianti si sono volatilizzati. E così la potenza dei soldi attraverso il Ministero della Verità ha prodotto la versione unica nell’ossequio orwelliano che recita: l’ignoranza è forza!

Quindi il Sacro Graal è il vaccino, non si discute per nessun motivo. Anche di fronte a morti sospette dopo le somministrazioni, alle migliaia di presunte reazioni avverse più o meno gravi, alle varianti che spuntano in ogni dove, ci viene detto che al vaccino dobbiamo crederci a prescindere, punto e basta. Ci può anche stare come versione, visto che la mente e quindi la convinzione può fare miracoli dal punto di vista sanitario, ma allora siamo ben lontani dalle certezze scientifiche.

Ormai, alla luce di quanto sta succedendo, credere alle virtù salvifiche del vaccino sembra più un atto di fede che con la scienza ha ben poco a che vedere. Addirittura anche dai media mainstream sono stati scoperti gli enormi affari e zone d’ombra che ci sono dietro alla faccenda: poca trasparenza, omissis, dati occultati, negati o disponibili fra anni. Le stesse case farmaceutiche parlano apertamente di sperimentazione vaccinale, come hanno affermato con Israele, ed è ovvio che sia così, dato che era impossibile fare una sperimentazione temporalmente adeguata in pochi mesi. Infatti le indicazioni fornite sui vaccini sono piene di: non si sa, si ignorano gli effetti, su questi e quei soggetti non è prevedibile come agisca, su questi e quei soggetti meglio evitare, ecc. Alla faccia della scienza sicura, testata e infallibile! Ma se il vaccino è sicuro, trasparente, per la tutela della salute, perché tutta questa segretezza, queste incertezze? Non era opera di benefattori? E visto che bisogna salvare l’umanità, come ci dicono, è pure strano che ci sia chi ci guadagna. Ancora più strano è che l’umanità si salvi solo dal covid e tutte le altre minacce per la salute, in primis la catastrofe ambientale, siano state completamente azzerate e “dimenticate”. Una veramente singolare concezione di salvezza dell’umanità, che non fa che alimentare dubbi e perplessità. E se poi sono così altruiste e veramente interessate alla nostra salute e salvezza, le case farmaceutiche diano massima trasparenza, mettano a disposizione le competenze per gli Stati, lavorino insieme senza segreti, non facciano coprire nulla da brevetti, non percepiscano alcun profitto. Ma a giudicare da come agiscono, più che benefattori dell’umanità sono benefattori del loro portafoglio e basta.

Del resto da aziende che hanno il lucro come unico scopo è quantomeno ingenuo attendersi azioni da benefattori. E ancora nessuno ha risposto sul perché questi vaccini, a cui sono state destinate montagne di soldi pubblici elargiti alle aziende farmaceutiche, non siano stati sviluppati dallo Stato. Di luminari e scienziati ne abbiamo visti a centinaia in questo periodo, quindi pare che la capacità non manchi. Non solo abbiamo dato soldi alle case farmaceutiche per un prodotto “segreto”, ma in caso di problemi paga lo Stato cioè noi; quindi oltre al danno, pure la costosa beffa.

Con tutti i soldi dati alle aziende farmaceutiche, addirittura anche per la ricerca (coprendo quindi persino il rischio di impresa, ossia la famosa “iniziativa privata” con i soldi statali), si sarebbe potuta rimettere in sesto la sanità pubblica in un modo così efficace che il coronavirus, o chi per lui, nemmeno tentava di avvicinarsi all’Italia...

In questa ipocrisia è ancora più scandaloso sapere, come ormai sta emergendo chiaramente e da più parti mediche e scientificamente qualificate ma opportunamente tacitate o non portate all’attenzione pubblica, che il covid è curabile. A questo proposito riportiamo una eccezionale testimonianza di un medico responsabile di campagne vaccinali in Africa, quindi tutt’altro che contrario ai vaccini.

QUI la videointervista a Leopoldo Salmaso

Anche nel campo dei medici e scienziati che sono favorevoli ai vaccini e che hanno lavorato per realizzarli, emergono sempre più allarmanti dubbi. E se anche loro mettono in guardia, allora vuol dire che siamo veramente in una situazione inquietante.

Ora poniamoci una domanda: ma il politico, il governo che per pura fantascienza si accorgesse che ci sono stati errori nella gestione della questione coronavirus, secondo voi cosa farebbe? Direbbe: scusateci abbiamo sbagliato? Con le decine di migliaia di persone che hanno perso il lavoro, con le disastrose conseguenze psicologiche e non solo che stanno devastando la popolazione italiana e soprattutto i giovani? Se lo facesse dovrebbe emigrare su Marte.

Così si ripete a pappagallo: solo il vaccino ci salva. Ma se nemmeno di fronte a evidenze e fatti si vuole riflettere, allora si conferma ancora una volta che si tratta di fede; pensate che ci dicono persino che il vaccino non dà immunità sicura, ma in ogni caso vanno fatti richiami continui, che con le varianti non è chiaro se sia veramente efficace, che comunque si dovrà andare in giro con mascherine e distanziamento lo stesso. E questa sarebbe la soluzione salvifica? Non cambia granchè, si verificano i gravi problemi che già si prevedevano, in più si vuole costringere l’intera popolazione a prestarsi a una sperimentazione di massa mai tentata prima nella storia.

Tutto ciò dopo aver distrutto la sanità pubblica e non aver provato nemmeno lontanamente a livello ufficiale a percorrere strade diverse per affrontare o curare efficacemente la malattia, se non averle direttamente ostacolate o censurate. Chiunque abbia provato a dare o suggerire soluzioni scientifiche diverse da quelle “ufficiali” è sempre stato trattato come uno stregone e attaccato in ogni modo, pure se scienziato, medico, luminare scrupoloso e onesto che fosse.

Perchè si sa, la scienza è scienza solo quando obbedisce a certe logiche, sennò è complottismo e stregoneria, ovvio.

Quindi per favore, non si parli più di scienza; ciò che viene da pensare è che sia una questione di fede (anche nei soldi).

Chi vuole professare questa fede, lo faccia tranquillamente; chi invece crede alla scienza, venga lasciato libero di guardare altrove.

Qui l'intervista al dottor Mauro Rango, del gruppo Ippocrate.org che si occupa della cura a domicilio dei pazienti con covid.

 

 

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