Vaccino Covid: Pfizer accusata di "bullizzare" i governi dell'America Latina

Secondo quanto ricostruito dall'organizzazione internazionale The Bureau of Investigative Journalism, la Pfizer è stata accusata di "bullizzare" i governi dell'America Latina nei negoziati per il vaccino Covid ed è arrivata addirittura a esigere da alcuni paesi che fornissero i loro beni sovrani, come gli edifici delle ambasciate e le basi militari, come garanzia per il costo di ogni futura questione legale.

Vaccino Covid: Pfizer accusata di

Secondo quanto ricostruito dall'organizzazione internazionale The Bureau of Investigative Journalism, la Pfizer è stata accusata di "bullizzare" i governi dell'America Latina nei negoziati per il vaccino Covid ed è arrivata addirittura a esigere da alcuni paesi che fornissero i loro beni sovrani, come gli edifici delle ambasciate e le basi militari, come garanzia per il costo di ogni futura questione legale.

Nel caso di una nazione, le richieste avanzate dalla multinazionale farmaceutica hanno portato a  un ritardo di tre mesi per l'accordo sul vaccino. Per Argentina e Brasile non è stato siglato alcun accordo, perché evidentemente i governi si sono rifiutati di accettare simili condizioni.

Pubblici ufficiali argentini e di altri paesi latinoamericani, che non possono essere menzionati avendo sottoscritto un accordo di riservatezza con la Pfizer, hanno detto che i negoziatori della multinazionale hanno richiesto indennità aggiuntive per tutelarsi contro ogni causa civile che i cittadini potrebbero intentare  in caso di eventi avversi conseguenti alla somministrazione del vaccino. In Argentina e Brasile la Pfizer ha appunto richiesto beni sovrani come garanzia.

«Uno dei funzionari presenti durante i negoziati con uno dei paesi non menzionati ha descritto le richieste della Pfizer come "bullismo di alto livello" e ha detto che il governo sembrava come "tenuto in ostaggio" per poter avere accesso ai vaccini» scrive il Bureau.

I giuristi hanno manifestato preoccupazione per le richieste della Pfizer che, secondo loro, potrebbero configurarsi come un abuso di potere.

La Pfizer è entrata in contatto, sempre secondo il Bureau of Investigative Journalism,  «con oltre cento paesi e organizzazioni sovranazionali e ha stipulato accordi con nove nazioni in America Latina e Caraibi: Cile, Colombia, Costa Rica, Repubblica Dominicana, Ecuador, Messico, Panama, Perù e Uruguay. I termini di questi accordi sono sconosciuti».

La Pfizer ha dichiarato al Bureau di fornire comunque dosi di vaccino ai paesi poveri (“Globally, we have also allocated doses to low- and lower-middle-income countries at a not-for-profit price, including an advance purchase agreement with Covax to provide up to 40 million doses in 2021. We are committed to supporting efforts aimed at providing developing countries with the same access to vaccines as the rest of the world") ma non ha voluto commentare nulla sui negoziati.

«La maggior parte dei governi ha offerto l'esenzione da ogni causa legale ai produttori di vaccini con cui sta facendo accordi. Ciò significa che un cittadino che manifesta un evento avverso dopo la vaccinazione può sì intentare causa ai produttori ma, in caso di vittoria, sarà il governo a pagare l'indennizzo».

Sempre secondo l'inchiesta del Bureau, la Pfizer ha chiesto anche di non dover rispondere nemmeno di negligenza, frode o inganno.

 

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