Verso il S.U.S.A., Sentiero Umano di Solidarietà Artistica e Ambientale

Il 21 dicembre 2012 una moltitudine di persone si terrà per mano da Piazza Castello a Torino fino a Susa, collegando la città alla valle. Dall’unione di 100.000 mani si snoderà così il Sentiero Umano di Solidarietà Artistica e Ambientale (S.U.S.A.), un grande gesto artistico collettivo ed una potente azione simbolica di riconciliazione fra Natura, Arte e Comunità.

Verso il S.U.S.A., Sentiero Umano di Solidarietà Artistica e Ambientale
In occasione del 21.12.2012 Michelangelo Pistoletto, il grande artista italiano, lancia a livello mondiale, il progetto del Rebirth-day, chiamando alla responsabilità e alla consapevolezza persone, gruppi, comunità, istituzioni per dare vita ad un grande progetto collettivo di civiltà che assicuri un futuro all’Umanità sul Pianeta. Con profetica preveggenza Pistoletto ha da tempo tracciato il simbolo del Terzo Paradiso, che inevitabilmente deve far seguito al Primo – perduto - quello della Natura e al Secondo – esaurito -quello della conoscenza e dell’artificio. Un Terzo Paradiso si impone oggi: quello della Responsabilità. Per celebrarne la nascita, il Maestro Pistoletto ha invitato le innumerevoli iniziative che si svolgeranno nel mondo a collegarsi insieme, sotto il segno dell’Arte e della Rinascita. In Italia il Terzo Paradiso della Responsabilità si realizzerà il 21/12 alle ore 12,21 con il S.U.S.A. - Sentiero Umano di Solidarietà Artistica e Ambientale: una moltitudine di persone che si terranno per mano da Piazza Castello a Torino fino a Susa, collegando la città alla valle; dall’unione di 100.000 mani, si snoderà il sentiero, un grande gesto artistico collettivo, una temporanea installazione vivente preludio di una vera 'ri-nascita', una potente azione simbolica di riconciliazione fra Natura, Arte e Comunità, che dall’Italia si irradierà al mondo intero. Viviamo nel paese della bellezza, dell’arte, della cultura, del paesaggio, della biodiversità, del cibo, del buon vivere. In nessun altro luogo del pianeta si concentrano, in uno spazio tanto ridotto, ambienti ed ecosistemi diversi, si stratificano storie e culture millenarie, si incontrano a ogni passo opere straordinarie dell’ingegno umano, risorse che da sole consentirebbero di vivere e di prosperare esclusivamente di arte, cultura, agricoltura, artigianato, ospitalità. Purtroppo assistiamo ogni giorno ad un lento sgretolarsi di tutte queste risorse con il sacrificio costante di paesaggi, opere d’arte, persone. Assistere inerti a questo sacrificio è oggi impensabile, è il momento di riconquistare spazi di consapevolezza e partecipazione. Soprattutto dobbiamo riconquistare la capacità di osservare, di guardare oltre noi stessi. Leggendo il paesaggio in modo approfondito, saremo capaci di comporre i frammenti sgretolati, di capire e apprezzare ciò che la natura e le altre persone hanno contribuito a creare, creando nuova cultura del territorio dalla parte migliore della diversità disponibile. Il S.U.S.A. si propone quasi come un imperativo a uscire di casa per riappropriarci delle nostre strade, città, della nostra terra, della nostra identità, della nostra umanità. A volte un gesto può cambiare una vita, una storia, la Storia. Sorprendentemente è quasi sempre un gesto di pace o di ribellione non violenta, spesso è un gesto artistico, perché l’arte ha la capacità di rompere gli schemi, di sintetizzare l’impossibile, di dire l’indicibile. La necessità impellente che alcune persone hanno sentito è stata quella di fare qualcosa che ribaltasse l’approccio classico dell’essere in contrapposizione: per questo è nata l’idea di un evento assolutamente pacifico che unisse la città con un luogo estremamente simbolico come la Valle di Susa. Un momento, della durata di soli tre minuti, di unione e condivisione tra gli uomini in alleanza con la natura, ormai continuamente bistrattata, per lanciare un segnale a quella parte dell’umanità ormai stanca di un mondo in cui predominano il contrasto e la competizione, sostituendo questi discutibili valori con quelli della solidarietà, della cooperazione e della vicinanza. Si è scelto di proporre un sentiero umano, che si snodi lungo l’antica Via Francigena, ma anche Via Michelanea, oppure più pragmaticamente, la Strada Statale 25. Non è casuale! Il sentiero propone una nuova cultura del luogo, legata al territorio e al riconoscimento dell’importanza del margine in cui si svolge l’azione, dove per margine si intende quello spazio incompreso e dimenticato tra città e campagna, tra il mondo antropizzato e il mondo naturale, tra il distruttivo consumista e il creativo che conserva. Il sentiero è quella connessione mancante che ci impedisce di capire che la città senza la montagna e la sua valle, con i suoi ruscelli e fiumi, con l’ossigeno prodotto dagli alberi, con la sua biodiversità sofferta, semplicemente muore. Sotto lo sguardo vigile della Sagra di San Michele il sentiero si snoderà lungo un millenario luogo di transito e di scambio di popoli, culture, idee e innovazioni, per dire che è il momento di cambiare, di tornare a usare le mani per unire e per creare, non per dividere e distruggere. Sono scelte che già in molti, e da tempo, hanno cominciato a fare nella propria vita. Il desiderio è che al S.U.S.A. partecipino tutte le persone che in quella giornata, al di là di sciocchezze escatologiche che diffondono insicurezze e paura, desiderino cogliere il valore dell’andare verso gli altri, per fare qualcosa tutti insieme, senza preclusioni e pregiudizi: ecco perché, parafrasando un noto pezzo dei Nirvana, l’invito e l’incitazione è 'Vieni anche tu e Vieni come sei'. (A ognuno il compito di aggiungere la sua personalissima A: artistico, ambientale, agricolo,amorevole, autentico...). Perché da Torino a Susa Per unire Torino, prima Capitale d’Italia, alla Valle di Susa, luogo di incontro di paesi, popoli, culture, e per sostenere l’impegno a favore della Terra e del Paesaggio valorizzando un territorio ricco di tradizione, di storia, di arte, di bellezze naturali, di cui l’Italia è l’emblema nel mondo. Come si svolgerà il Sentiero Il 21.12.2012 alle ore 12.21, da Piazza Castello a Torino fino a Susa, 50.000 persone si disporranno sul lato sinistro della SS 25, secondo il percorso indicato sulle Mappe presenti nel sito www. sentierumano.it. Ciascuno, aderendo all’iniziativa direttamente sul sito, avrà comunicato in precedenza la sua presenza e il suo posto ai Coordinatori del Sentiero e la sua posizione sarà già stata fissata sulla carta. I nativi percorreranno le strade più brevi per raggiungere la propria postazione utilizzando e condividendo i mezzi di trasporto che saranno, per quanto possibile, a basso tasso di inquinamento. Chi si unirà alla catena provenendo da destinazioni più lontane, si troverà al punto di raccolta in precedenza concordato e raggiungerà la propria postazione. Alle ore 12.21 del 21.12.2012 le nostre mani si uniranno insieme per tre minuti formando il S.U.S.A. I fondi raccolti verranno destinati alla copertura delle spese della manifestazione, che sono quantificate in circa 20.000 euro. Tutto quello che verrà raccolto in più, verrà donato al Centro Studi Sereno Regis di Torino per sostenere la creazione di IRENEA, un laboratorio didattico multimediale per una cultura di pace. Irenea sarà un luogo di incontro, di ricerca e di sperimentazione per riconoscere le violenze visibili e invisibili e per superarle in modo creativo. Attraverso la programmazione di film si affronteranno temi come: trasformazione nonviolenta dei conflitti; legalità e diritti umani; democrazia e partecipazione; differenze di genere; intercultura; spiritualità; economia, ecologia e sostenibilità. Ma Irenea non sarà solo cinema, perché organizzerà anche altre iniziative che esploreranno il rapporto tra arte, pace e nonviolenza: mostre, concerti, teatro, dibattiti. La raccolta fondi si svilupperà sia sul web, con l’aiuto di Retedeldono.it che offline.

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