YOUseful, la resilienza familiare

La modernità ci ha rincitrulliti, ci ha tolto immaginazione, prontezza di riflessi, versatilità; ci ha resi schiavi di tecnologia e fragilità superflue. Come uscirne? Con lo YOUseful, la resilienza familiare. Vi spiego cos'è.

YOUseful, la resilienza familiare

Da vent'anni mi occupo di autosufficienza e sostenibilità con il progetto PeR, il Parco dell’Energia Rinnovabile. Facendo l’imprenditore ho cominciato a chiedermi come mai, se hai un'azienda, sei obbligato a fare un piano di sicurezza, avere un estintore, una cassetta di pronto soccorso e magari avere alle spalle un corso specifico antincendio e di pronto soccorso, mentre nelle nostre case la gestione dell’imprevisto e delle emergenze è lasciata al caso e all’improvvisazione.

Inconsciamente ci rassicuriamo con la speranza che qualcuno, in caso di difficoltà, arrivi e ci risolva il problema. E’ vero inoltre che questi argomenti, proprio perché evocano qualcosa di negativo, sono molto spesso sepolti nelle nostre coscienze, probabilmente perché se si verificasse uno degli incidenti possibili non sapremmo veramente come reagire. Ci troveremmo facilmente in una situazione dove lo stress, la paura, la tensione e una serie innumerevole di reazioni chimico/fisiche del nostro organismo ci farebbero agire veramente in modo poco efficace.

Investendo molte delle mie energie nella bella realtà del Parco delle Energie Rinnovabili per la diffusione di buone pratiche ambientali e cercando di ispirare nelle persone il desiderio e il piacere di cambiare verso uno stile di vita più sostenibile, circa un anno fa ho cominciato a valutare la possibilità di ricavare da questa esperienza un progetto formativo che aiutasse le persone  a risolvere gli imprevisti con maggiore facilità.

L’indipendenza dal sistema e l’autosufficienza sono elementi chiave che contrastano la forte dipendenza tecnologica che tutti noi oggi abbiamo. Io stesso per anni ho pensato che l’alta tecnologia fosse la risposta più logica ed efficace su cui investire e specializzarsi. Oggi a distanza di diversi anni spesi in quella direzione, ho riscontrato che la tecnologia è fragile, spesso instabile; per questo è molto importante avere un piano “B” . Se doveste rintracciare votro figlio per un determinato motivo e la comunicazione cellulare non funzionasse, come fareste?

Tutto il nostro sapere, le relazioni, i contatti, le immagini sono nel “cloud”. Permettetemi l’inglesismo, ma è l’immagine della società moderna. Non siamo interessati ad approfondire nozioni perché tanto abbiamo Wikipedia. Non sappiamo più a memoria numeri e riferimenti significativi dei nostri cari perché tanto li abbiamo salvati sul cellulare. Non abbiamo neanche una foto stampata dei nostri cari nel portafoglio, perché tanto l’abbiamo salvata sul web. Non voglio fare una retorica negativa, ma soltanto cercare di essere realistico. Se dovessi chiedere aiuto a qualcuno per cercare, supponiamo, la mia compagna e non funzionasse il web, come potrei mostrare che aspetto ha? La modernità ci ha un pò rincitrulliti; il fuoco, che ci ha resi diversi dalle scimmie, in caso di difficoltà sapreste accenderlo senza un accendino o un fiammifero?

Non dobbiamo dimenticarci che vivendo in Europa, abbiamo un’impronta ecologia di livello 4. Ossia utilizziamo risorse naturali pari a 4 pianeti!!! Non pensate che potremmo avere qualche difficoltà nel prossimo futuro? Potremmo sicuramente cambiare il nostro stile di vita ed è quello che cerchiamo di promuovere al PeR; ma se qualcosa andasse storto e i cambiamenti sociali ed ambientali arrivassero prima, come li affrontereste? La mia esperienza in Africa mi ha insegnato che la scarsità di cibo e risorse a cui sono sottoposti gli abitanti di quel continente, li rende capaci di improvvisare cose inimmaginabili con quello che si trovano a disposizione. Se aggiungiamo un forte istinto di sopravvivenza, i risultati si traducono in una resilienza invidiabile sulla quale riflettere. Proprio questa riflessione, unita a curiosità e interesse a trovare soluzioni che migliorino la vita su questo pianeta e all’enorme sapere che il genere umano ha sviluppato, mi ha ispirato l’idea di mettere a punto una nuova disciplina, lo YOUseful.

E’ ovviamente una delle molte strade percorribili e sicuramente ciascuno di voi potrà trovarne di altrettanto valide per affrontare gli imprevisti. Nello YOUseful ho cercato di non utilizzare una retorica negativa tipica dei corsi americani, ma propositiva, sviluppando tecniche e metodi che aiutino a far emergere le qualità di ognuno di noi, imparando a pianificare preventivamente con calma e metodo un piano di sicurezza familiare da applicare dove e quando serve. Aumentare la “resilienza familiare” significa  essere pronti, anche se quel qualcosa non dovesse mai accadere; questo approccio ci aiuterà a vivere la quotidianità con maggiore serenità. Il solo fatto di aver analizzato i rischi a cui la vostra casa potenzialmente potrebbe essere esposta, ed esservi organizzato nell’affrontarli, vi darà uno strumento in più per rendere il vostro futuro sicuramente migliore.

Se vi interessa l’argomento potete approfondire sul sito del PeR

 

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