Quando i libri aiutano a volare: arrivano a Roma "I trapezisti"

Nasce a Roma, nel quartiere Monteverde, la nuova libreria indipendente "I trapezisti", dove, dicono i titolari, c'è un libro per ciascuno di noi. Un luogo dove ci si incontra e dove si "istiga" alla lettura.

Quando i libri aiutano a volare: arrivano a Roma

Nasce a Roma, nel quartiere Monteverde, la nuova libreria indipendente "I trapezisti", risultato virtuoso della Piattaforma SatelliteLibri che permette a librai ed editori indipendenti di incontrarsi e fare rete. I Trapezisti sarà un vero e proprio caffè letterario dove il lettore non è solo un cliente e il libraio non è un semplice commesso ma un “istigatore alla lettura” attivo e propositivo. “C'è un libro per ciascuno di noi”, dice Maurizio Zicoschi, uno degli ideatori del progetto, e il libraio aiuta ogni singolo visitatore della libreria a trovare quello più adatto. I Trapezisti vogliono essere un nuovo punto di incontro, conoscenza e scambio attraverso la lettura e le molte iniziative previste: da Il Dottor Libro ai corsi di scrittura per adulti e bambini, dalla degustazione di vini e birre artigianali alla presentazione doppia di scrittori italiani e stranieri.

Incontriamo proprio Maurizio Zicoschi che ci spiega storia e filosofia del progetto.

Una nuova libreria a Roma. Come è nata?

Siamo 4 librai che si sono messi insieme. Io e Barbara Salsetta della libreria Ti con Zero, una libreria classica e universitaria, Claudio Madau e Martina Dini della libreria Hop and Book che è una libreria nata due anni fa e molto propensa all'editoria indipendente. Hop and Book ha cercato di inserire anche altre cose in negozio come la vendita di dischi in vinile e birra artigianale. Abbiamo fuso queste due realtà insieme. C'è anche la realtà di romasecretstore che io e Barbara avevamo creato appoggiandoci alla piattaforma SatelliteLibri e che ospitava eventi e presentazioni. Facciamo confluire tutto in questa nuova libreria. Abbandoneremo la parte scolastica e universitaria perché troppo legata alla grande editoria tradizionale e organizzata che è nelle mani dei colossi. Ciò che faremo sarà trattare i libri dell'editoria indipendente: libri per adulti e per bambini oltre ad offrire anche la possibilità di degustare vini e birra artigianale. Vogliamo fare una sorta di caffè letterario in cui cercheremo di spingere proprio la cultura diffusa dall'editoria indipendente.

Invece di abbinare il vino o la birra a un piatto, li abbinerete a un libro, quindi?

Sì. L'idea è quella di creare un luogo in cui le persone possano stare da noi anche semplicemente per passare un pomeriggio a leggere o a vedere ciò che facciamo.

Perché il nome Trapezisti?

Racchiude i salti mortali che i librai sono costretti a fare da un po' di tempo a questa parte a causa di leggi che sono state fatte in questi ultimi anni. Noi vogliamo essere dei librai diversi, evoluti, non solo dipendenti o commessi. Il libraio conosce i libri che sono in libreria, li legge, li conosce. E' come se facesse uno show e per intrattenere le persone e consigliarle adeguatamente è come se si esibisse in un vero e proprio spettacolo. Il libraio vuole essere un istigatore alla lettura con un ruolo assolutamente attivo. Si vola e si fanno salti mortali per rallegrare i pomeriggi della gente. Un bravo libraio deve far vedere che i libri non sono noiosi e che ciascuno di noi ha i suoi libri da leggere.

Quali sono le novità oltre alla figura del libraio e alla degustazione di birre artigianali e vini?

Claudio Madau e Martina Dini, gli altri due soci che vengono dall'esperienza di Hop and Book hanno creato un progetto molto interessante che si chiama Il Dottor Libro e cui vorremmo dare seguito. Si tratta di portare la presentazione dei libri all'interno degli ospedali. Gli ospedali sono luoghi in cui si legge molto proprio perché da pazienti si ha molto tempo da dedicare alla lettura. La libreria si trova vicino all'ospedale San Camillo e vorremmo portare questa esperienza anche lì. Il progetto è iniziato con l'ospedale San Giovanni. C'è stata già una rassegna con cinque autori e con cinque incontri settimanali. La piattaforma SatelliteLibri sarà, inoltre, parte integrante di questo progetto. La libreria I trapezisti sarà proprio una sorta di magazzino principale di SatelliteLibri. Il ruolo che aveva il romasecretstore, cioè il primo magazzino di Roma dei libri della piattaforma. In sostanza, se si  acquisterà un libro attraverso l’e-commerce della piattaforma, saremo fisicamente noi a spedirlo. Un altro progetto è quello di fare presentazioni doppie portando in libreria due libri con storie simili. Lo abbiamo già fatto una volta in cui i due autori si presentavano e intervistavano a vicenda. Vorremmo ripetere questa esperienza. I Trapezisti sono un'evoluzione rispetto alle nostre precedenti librerie. Ci saranno, inoltre, corsi e laboratori di scrittura per adulti e per bambini.

Qual è l'obiettivo di una libreria come questa?

Il nostro obiettivo è coinvolgere più persone possibile e fare in modo che la libreria diventi un luogo in cui le persone si possano incontrare, conoscere, leggere e scambiare esperienze. Non pensiamo di essere gli unici ma crediamo di dover trasmettere cultura e amore per la lettura.

Come avete conosciuto gli altri due librai?

Attraverso la Piattaforma SatelliteLibri. Ci siamo incontrati l'anno scorso e abbiamo organizzato un evento insieme. In pochi incontri ci siamo conosciuti meglio e ci siamo resi conto di avere molte affinità. Lo scopo principale di SatelliteLibri è proprio questo: fare rete non solo per l'incontro tra editori e librai ma anche tra librai che vogliono creare qualcosa di nuovo insieme. Anche alcuni editori lo stanno facendo.

Qual è la storia del nome?

Noi stavamo cercando il nome da dare a questa nuova realtà. C'era già questa idea di spettacolo e di precarietà. Il nome è nato da uno di noi che è anche appassionato di esoterismo. Esiste una carta dei tarocchi di Osho che si chiama Totalità e indica la necessità di essere totalmente concentrati. Questa carta è rappresentata da tre trapezisti. Quella carta ci ha fatto venire in mente il nome. Quando siamo andati a cercare il locale abbiamo visto che sulle pareti c'erano delle strisce simili a quelle dei tendoni da circo. Per una incredibile casualità quel locale vendeva trapezi e attrezzistica circense.

Perché il quartiere di Monteverde?

Cercavamo un quartiere di Roma Centro-Sud. Monteverde è molto abitato e culturalmente molto ricettivo.

Quando e dove sarà inaugurata la libreria?

Il 28 gennaio in via Laura Mantegazza 37. Siete tutti invitati.

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