Il tavolo dei potenti, immaginando la realtà

Cosa succederebbe se gli uomini più potenti del pianeta si riunissero intorno ad un tavolo nella stessa stanza per discutere del 'giusto' modo di governare il mondo? Cosa si direbbero?

Il tavolo dei potenti, immaginando la realtà
Immaginate, un po' per gioco, un po' per il gusto di immaginare, che gli uomini più potenti del mondo si ritrovino un giorno tutti in una stanza. Ci sarebbero banchieri e presidenti, petrolieri, proprietari di case farmaceutiche, di multinazionali dell'alimentazione e dell'abbigliamento, editori di giornali e televisioni. Di cosa parlerebbero? Beh, se fossero tutti calciatori probabilmente parlerebbero di pallone. Essendo uomini ricchi e potenti c'è da credere che parlerebbero di come diventare ancora più ricchi e più potenti. Proviamola ad immaginare, questa loro ipotetica conversazione. Tutti seduti attorno ad un lunghissimo tavolo: ecco che prende parola il proprietario di una casa farmaceutica: "Gentili signori – esordisce – noi produciamo farmaci, è vero, ma sarebbe un errore se pensaste che a noi fa piacere che la gente stia in salute. È vero piuttosto il contrario. Infatti se le persone scoppiassero tutte di salute per noi sarebbe la fine! Vi immaginate – e qui si mette le mani nei capelli – un mondo in cui nessuno si ammala più! Noi piuttosto abbiamo bisogno che le persone si ammalino sempre di più, e noi continueremo a curarle". Riprende fiato un istante e poi ricomincia. "Vedete, già molti nostri farmaci sono pensati per curare un male causandone un altro, è il principio su cui abbiamo fondato tutta la nostra medicina!", e qui da di gomito ai colleghi. Poi si fa triste: "ma non basta. Per quanto ci impegniamo le nostre medicine non bastano a far ammalare le persone in modo da consentirci guadagni adeguati". Sembra aver finito, poi ci ripensa. "E non è tutto: le persone non devono solo ammalarsi di più, questo ancora non basterebbe. Devono avere più paura di ammalarsi! Devono avere paura di qualsiasi cosa, anche della malattia più innocua, del germe più inoffensivo e insignificante. Devono prevenire, prevenire e prevenire! Devono vaccinarsi, controllarsi, sterilizzare, spruzzare, inalare in continuazione. Solo il giorno in cui tutti saranno terrorizzati dalle malattie in ogni istante della loro vita, allora avremo vinto. Ma per fare questo signori, abbiamo bisogno di voi!". Si alza allora in piedi il proprietario di una grande industria di alimentazione. "Il suo discorso cade a fagiolo amico mio! So io come aiutarvi! Vedete per noi del settore dell'alimentazione, venire incontro ai vostri interessi è un ottimo affare, non ci costa niente e risparmiamo pure! Possiamo mettere nei nostri cibi prodotti scadenti, riempirli di zuccheri e grassi, e perché no, magari anche qualche metallo pesante che non guasta mai. Tutti prodotti che costano poco o niente e per di più fanno male alla salute! E così abbiamo fatto il nostro e vostro interesse!". "Ma per riuscire nel nostro intento anche noi abbiamo bisogno di qualche favore. Prima cosa: bisogna che la gente mangi. E mangi. E mangi. Molto più del necessario, bisogna che mangi e ingrassi e poi rimangi, anche quando non ha fame. Già ci siamo dati da fare in questo senso, inserendo nei cibi additivi che creano dipendenza e aumentano la fame, ma anche nel nostro caso non basta, ci serve una mano!". "E c'è anche un altro problema: perché mai le persone dovrebbero preferire i nostri prodotti, che sono cari e fanno male, alle cose genuine che possono prepararsi da sé? Dunque c'è bisogno che qualcuno ribalti le loro idee. Che li convinca che i loro prodotti, o quelli dell'orto dietro casa, fanno male! E poi nessuno deve più voler cucinare neanche le cose più semplici e stupide". Poco più in là si alza un signore che sembra molto colpito dal discorso appena concluso. "Cari amici miei, colleghi, voglio anch'io aggregarmi all'appello del signore che mi ha preceduto. In nome dell'amicizia che lega tutti noi – e mai amicizia fu più vera di quella basata sulle solide fondamenta del comune interesse – dobbiamo aiutarci a vicenda. Io estraggo petrolio e vedete, noi petrolieri siamo afflitti da un grosso problema: il petrolio, ahinoi, sta finendo! Ce n'è sempre meno, e quel poco che rimane se ne sta nascosto sul fondale degli oceani, o sotto chilometri di ghiaccio, roba che estrarlo ci viene a costare una fortuna. Quindi, essendo il petrolio sempre più difficile da estrarre, il suo prezzo salirà sempre più". "Dunque c'è bisogno che il petrolio divenga ancora più indispensabile! E voi tutti dovete aiutarci, per il bene nostro e vostro. Ogni passaggio della produzione di qualsiasi oggetto deve dipendere dal petrolio. Qualsiasi cibo, bevanda, accessorio, oggetto deve essere rivestito di plastica, confezionato, impacchettato, imballato. Certo anche in questo caso c'è bisogno che le persone si convincano che tutto questo è giusto..." "Mi scusi caro amico – lo interrompe d'un tratto il proprietario dell'industria di alimentazione – io capisco le sue preoccupazioni, ma come faremo poi a smaltire tutta questa plastica, tutti questi rifiuti? Lo smaltimento costa caro e noi mica possiamo permettercelo! Vede un tempo era tutto più semplice, più naturale: scavavi una bella buca sotto ad un campo e ci seppellivi tutto. Adesso però ci sono più controlli, non si può più fare. Quello dell'ambiente è diventato un tema delicato, basta che scarichi in un torrentello ed ecco che subito si mobilita l'associazione ambientalista di turno, e la nostra immagine aziendale va a farsi benedire. Perché oggi la gente ci fa caso a queste cose, e per vendere ti devi inventare che rispetti l'ambiente e ami gli animali ed altre sciocchezze del genere...". "Ma a questo penseremo noi", interviene allora un signore. È vestito in maniera diversa dagli altri, ed anche nei modi è differente. Un brusio di dissenso si leva nella sala, ma questi lo zittisce con un gesto brusco. "È inutile che mi guardiate male, tutti voi avete bisogno di me almeno quanto io ne ho di voi!". È un mafioso. Verrebbe da chiedersi cosa ci fa un mafioso in mezzo a signori tanto distinti e per bene, l'élite dell'economia mondiale. Ma d'altronde, essendo la mafia un'organizzazione molto potente, anch'essa ha diritto di essere rappresentata al tavolo. "Ci penso io ai vostri rifiuti, alle vostre scorie, a tutto ciò di cui vi volete liberare di nascosto, senza che nessuno lo sappia. Sono un esperto in questo. Una buca qua, una discarica abusiva là, qualche nave da affondare e puff! ecco spariti tutti i vostri rifiuti. Ecco che la vostra coscienza torna più bianca di prima!". Adesso tutti lo ascoltano attentamente. "Certo, voi in cambio dovrete farmi qualche favore di tanto in tanto, ma sono convinto che alla fine ci guadagneremo tutti!". Arriva il turno del banchiere. "Che dire signori, io vendo soldi. Anzi, per dirla tutta vendo pezzetti di carta con sopra scritti dei numeri, e in garanzia chiedo case e possedimenti, di cui spesso mi approprio. Roba che se lo racconti non ci crede nessuno; eppure fanno la fila per avere i miei soldi! Ma torniamo a noi: io vendo soldi, e più soldi girano più io divento ricco. Un valzer di banconote, di mano in mano! La gente deve spendere e comprare in continuazione, e far vorticare i miei preziosissimi pezzi di carta! E la cosa bella è che se girano più soldi significa che le persone comprano più cose, quindi anche voi ci guadagnate di più!" "Per questo motivo anche io vi chiedo un piccolo favore, e ve lo chiedo nel mio e nel vostro interesse. Quando fabbricate qualcosa, qualsiasi cosa, cercate di farlo in modo che duri poco. Le cose che durano molto sono antieconomiche, fanno girare meno soldi e arricchiscono meno tutti quanti. Servono cose fragili, che si rompano facilmente, meglio ancora se usa e getta. E se proprio non vi va di fare prodotti scadenti, bé allora bisogna che vi ingegniate a farli invecchiare in fretta dal punto di vista emotivo. Bisogna che la gente, non appena abbia acquistato il prodotto ne desideri uno nuovo e migliore. Mai e poi mai dovrete ricercare la piena soddisfazione del cliente, perché anche la soddisfazione, si sa, è antieconomica!" Un tipo tutto distinto seduto qualche posto più in là prende parola. "Ho io la soluzione a tutti i vostri problemi, gentili signori. Io possiedo giornali e televisioni commerciali e posso convincere le persone di tutto ciò che voglio. Qualcuno, adesso non ricordo chi, disse che una bugia ripetuta mille volte diventa una verità. Questo qualcuno doveva essere una persona molto saggia. Ho scoperto col tempo che è possibile convincere le persone di qualsiasi cosa. Se ci tornasse utile le potremmo convincere anche ad acquistare dell'aria in bottiglia." "Dunque nessun problema: posso convincere le persone a curarsi anche quando non ne hanno bisogno, o ad acquistare alimenti confezionati. In realtà posso fare molto di più. Vedete, io posso cambiare il loro modo di pensare: posso trasformare gente attiva in esseri passivi. Io sono il segreto del vostro successo, senza la mia opera di convincimento il vostro castello di carte crollerebbe al primo soffio di vento. Ma non vi preoccupate, non ho intenzione di smettere, anche io ci guadagno da tutto questo. E poi, da qualche anno a questa parte, questo giovane collega seduto al mio fianco sta seguendo le mie orme, ha deciso di darmi man forte. È un gestore di siti web: possiede portali, motori di ricerca e social networks. Noi due insieme faremo grandi cose". "La ricetta ormai è collaudata: paura e felicità. Crea paura per il futuro da un lato, dai speranze di felicità dall'altro, proietta questi sentimenti sui beni di consumo ed il gioco è fatto. Vedrai con che facilità secoli di pensiero razionale verranno spazzati via da un'ondata di istinti di massa!" La sala lo ascolta senza fiatare. Tutti – per quanto infastiditi dal tono arrogante – sanno che il signore ha ragione. "Il mio obiettivo – che poi è anche il vostro – è quello di creare un popolo totalmente passivo, fatto di gente inebetita ed incapace di soddisfare autonomamente qualsiasi stimolo. Dunque del tutto dipendente da ciò che decideremo e deciderete di propinargli. Un popolo impaurito, che veda tutto come una possibile minaccia alla propria incolumità, dalle altre persone agli esseri viventi, alle malattie. E che sia insoddisfatto, di modo che si possa incanalare questa insoddisfazione a nostro piacimento, promettendogli di volta in volta sogni di felicità irraggiungibile. Il cittadino ideale trascorrerà metà della sua vita davanti ad uno schermo, a rimpinzarsi di stimoli al consumo, e l'altra metà a soddisfare questi stimoli". Il discorso è finito. Tutta la sala si alza in piedi ad applaudire. E nello scrosciare degli applausi si sente qualche commento entusiasta, qualche "bravo!". Qualcuno si lascia andare ad un "sarebbe un mondo perfetto!", qualcun altro ha le lacrime agli occhi. Nell'esaltazione generale si alza in piedi il presidente di un paese molto potente. "Non vorrei smorzare il vostro entusiasmo, cari signori, ma qui dentro nessuno si è ricordato che al mondo, in tutti i paesi, esistono delle leggi che tutelano i cittadini. Nessun paese civile permetterebbe un atteggiamento del genere da parte vostra!". Nella sala cala di nuovo il silenzio. "D'altra parte è vero che senza il vostro appoggio non potrei neanche sperare di essere rieletto il prossimo anno alla mia carica. Dunque, in un gesto che spero sia apprezzato ed inteso come di estrema generosità, vi prometto di tollerare, e magari persino di aiutare in qualche circostanza, con qualche legge ad hoc, la vostra politica aziendale. Questo a patto che voi tutti appoggiate la mia prossima campagna presidenziale!". Ecco che nella stanza rinasce l'entusiasmo. "Presidente! Presidente!" gridano tutti, e poi si brinda al nuovo accordo, al mondo perfetto in cui tutti si possono arricchire facilmente combinando gli interessi. Ma adesso torniamo a noi, abbandoniamo questa sala immaginaria e questo nostro fantasticare che passo dopo passo ci ha condotto ad un mondo totalmente inverosimile, in cui i potenti dell'economia e della politica tramano alle spalle dei cittadini. Figuratevi che cosa ne verrebbe fuori! Un mondo bizzarro in cui le persone comprano cose di cui non hanno bisogno, si vaccinano contro virus innocui o inesistenti, hanno il terrore del cibo genuino e si rimpinzano di robaccia malsana. Abbandoniamo queste sciocchezze e torniamo alla rassicurante realtà.

Commenti

Complimenti Andrea... speriamo che stuzzicare la gente prima o poi possa davvero portarla ad una reale presa di coscienza di chi siamo e dove stiamo andando (a finire)... grazie e alla prossima ;-)
Dario, 17-09-2010 09:17
semplice ed efficace. bravo.
patti, 17-09-2010 05:17
Bravo,peccato che saranno pochi a leggerla, ma stasera ho una cena con amici, la stampo e poi la leggo a tutti.
andrea, 18-09-2010 11:18
Mi auguro,che inizino a pagare il conto... ....Grazie Daniel
giorgio, 11-10-2010 10:11
Ottimo articolo, complimenti.
Claudio, 28-03-2012 02:28
Complimenti non ho parole per come hai scritto questo articolo bravo ed efficace. ti posso chiedere se posso inserire il tutto nel mio piccolo blog? http://esseriumaniuniti.blogspot.com.es/ Grazie saluti, Luy.
Luy, 01-04-2012 09:01
Certo Luy, molto volentieri e complimenti per il blog! Ti chiedo solo di citare autore e giornale da cui è preso l'articolo. A presto!
Andrea Degl'Innocenti, 05-04-2012 03:05

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