Spreco di cibo: il Nordest (e non solo) si mobilita

È partita la campagna di sensibilizzazione Nordest Spreco Zero che punta a coinvolgere 100 sindaci del territorio per la sottoscrizione della "Carta Nordest Spreco Zero". La scorsa settimana anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha sottoscritto la Carta.

Spreco di cibo: il Nordest (e non solo) si mobilita
Nel mondo viene sprecato più di un terzo del cibo prodotto. Se venissero recuperate tutte le perdite e gli scarti, si potrebbe nutrire per un intero anno metà della popolazione mondiale. Alla luce di queste considerazioni nasce la campagna di sensibilizzazione Nordest Spreco Zero che mira a coinvolgere 100 sindaci del territorio per la sottoscrizione della “Carta Nordest Spreco Zero”. Si tratta di dieci buone pratiche che raccolgono l'impegno assunto dal Parlamento europeo con la “Risoluzione su come evitare lo spreco di alimenti: strategia per migliorare l'efficienza della catena alimentare nell'Ue”, proposta dalla Commissione per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale sulla base della Dichiarazione congiunta contro lo spreco elaborata da Last Minute Market nell'ambito della campagna europea Un anno contro lo spreco. “La crisi globale, paradossalmente, può offrire un'occasione di cambiamento e in questo senso la società civile può dare un indirizzo importante alle forze politiche ed economiche – ha spiega l'agroeconomista Andrea Segrè, presidente di Last Minute Market - la Carta Nordest Spreco Zero è un esempio importante: formulata sulla base di una dichiarazione congiunta di cittadini, esperti e operatori, verrà adottata dai pubblici amministratori e diventerà buona prassi quotidiana per i cittadini ammnistrati. Le nostre azioni, anche se piccole, possono veramente portare a un mondo nuovo”. La Carta prevede l'immediata messa in pratica di alcune indicazioni della Risoluzione europea contro lo spreco alimentare, al fine di contribuire a raggiungere l'obiettivo al 2025 di dimezzare gli sprechi. Gli amministratori, in particolare, si impegnano a sostenere tutte le organizzazioni pubbliche e private che recuperano, a livello locale, i prodotti invenduti e scartati lungo la catena agroalimentare per poi ridistribuirli gratuitamente ai cittadini al di sotto del reddito minimo. È poi prevista la modifica delle regole che disciplinano gli appalti pubblici per i servizi di ristorazione e di ospitalità alberghiera, privilegiando le imprese che garantiscono la ridistribuzione gratuita a favore dei cittadini meno abbienti e che promuovano azioni di riduzione degli sprechi e l'utilizzo di prodotti locali. La Carta, infine, prevede l'istituzione di programmi e corsi di educazione alimentare di economia ed ecologia domestica per rendere il consumatore consapevole degli sprechi di cibo, acqua ed energia. Regioni, Province e Comuni firmatari si impegnano inoltre a promuovere a livello nazionale la regolamentazione delle vendite scontate dei prodotti alla data di scadenza o difettoso; l'introduzione della doppia data di scadenza sulle etichette alimentari (quella commerciale che indica che non si può vendere il prodotto oltre una certa data, e quella del consumo); l'istituzione di un osservatorio dello Spreco Zero. Capofila della camapgna è il sindaco di Trieste Roberto Cosolini. Gli amministratori che aderiscono alla campagna si incontreranno il 29 settembre prossimo alla prima giornata contro lo spreco alimentare, organizzata da Last Minute Market e ospitata da Trieste Next, il salone europeo dell'innovazione e della ricerca scientifica. La scorsa settimana anche Luigi De Magistris, primo cittadino di Napoli, ha sottoscritto la Carta Spreco Zero, diventando così il primo sindaco italiano fuori dal Nordest a raccogliere l'invito della manifestazione Trieste Next e della campagna Un anno contro lo spreco.

Commenti

Bella iniziativa.
Angela Pensword, 21-09-2012 07:21

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