Nucleare: il governo fa retromarcia... a metà

Palazzo Chigi ha inserito nella moratoria già prevista nel decreto legge omnibus l'abrogazione di tutte le norme per la realizzazione degli impianti. Ma ci sarebbe il trucco. Secondo il WWF "si abrogano solo le disposizioni sottoposte a referendum ma non l’intero complesso di norme sul nucleare". Un modo come un altro per depotenziare i referendum del 12 e 13 giugno.

Nucleare: il governo fa retromarcia... a metà
Stop al programma: inserita nella moratoria l'abrogazione di tutte le norme previste per la realizzazione di nuovi impianti. E potrebbe decadere il referendum. Come riporta l'Agenzia Dire, infatti, "il governo ha deciso di dare uno stop al programma nucleare ed ha inserito nella moratoria, già prevista nel decreto legge omnibus all'esame dell'aula del Senato, l'abrogazione di tutte le norme previste per la realizzazione di impianti nucleari nel Paese. Con la proposta di modifica, il governo propone "l'abrogazione di disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari" e di non procedere "alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare". Il via libera a questa modifica potrebbe portare a un superamento del referendum del prossimo 12-13 giugno". Scettiche le associazioni ambientaliste. Secondo Greenpeace "il Governo ha paura dell'opinione degli elettori. È un caso di "furbizia preventiva" che coglie un dato reale: la forte opposizione degli italiani al nucleare". Il trucco sarebbe presto svelato: "cercare di prendere tempo, abrogando solo alcuni punti della legge, per evitare che gli italiani si esprimano attraverso il referendum e poi tornare a riproporre il nucleare tra un anno". Conclude Greenpeace: "se il Governo italiano volesse fare seriamente dovrebbe reintrodurre gli incentivi sulle fonti energetiche rinnovabili, al momento completamente paralizzate dallo scellerato decreto Romani. Greenpeace chiede di adottare il sistema tedesco, alzando gli obiettivi per l'eolico e il fotovoltaico". Anche il WWF esprime forti dubbi: "Ad una lettura più approfondita l'emendamento di sospensione sine die del programma nucleare presentato al Senato ha le conseguenze di un'abrogazione delle disposizioni sottoposte a quesito referendario ma non del complesso di norme che hanno rilanciato il nucleare in Italia. Questo significa che in realtà si dovrebbe andare in ogni caso alle urne". In sintesi, dietro questa scelta potrebbe nascondersi davvero il tentativo di depotenziare i fondamentali referendum del 12 e 13 giugno. Oltre che sul nucleare, infatti, in quelle date gli italiani saranno chiamati a decidere su acqua pubblica e legittimo impedimento. Temi che il governo preferisce probabilmente non affrontare ma che difficilmente potranno passare sotto silenzio se, insieme ad essi, si discuterà di ritorno al nucleare. PER SAPERNE DI PIU': Il referendum sul nucleare? "Superato", almeno momentaneamente Acqua e nucleare, una guida ai referendum del 12 e 13 giugno

Commenti

..sono sempre più indignato di essere rappresentato da dei ladri infami...
Nicola, 19-04-2011 08:19
Ricorre adesso il 25simo anniversario di Chernobyl - le immagini di quel disastro e delle sue conseguenze a distanza di anni, spezzano il cuore. Questo governo, come quello di altri paesi, cerca di guadagnare tempo invece di pensare concretamente a educare la popolazione al risparmio energetico, e a pianificare l'attuazione di politiche energetiche alternative. Stupidi, arroganti, o pazzi?
pati lucaroni-broomer, 19-04-2011 08:19
TRA UN ANNO I FURBI, I MENZOGNERI, PUTTANIERI ED ESCORT RIPROPORRANNO LA LEGGE IN TOTO E ALLORA NON CI SARA' PIU' NULLA DA FARE, POICHE' L'ITALIANO MEDIO HA LA MEMORIA CORTA E FUKUSHIMA SARA' UN LONTANO INCUBO MAI SUCCESSO. Ma chi si fida piu' di chi fa i decreti interpretativi sulla presentazione delle firme, di chi dice 78 bugie in un quarto d'ora. FRA UN ANNO CI SARA' IL DECRETO INTERPRETATIVO SULL'EMENDAMENTO ODIERNO E CI METTERANNO LE CENTRALI DENTRO CASA. La maggioranza non ha fatto alcun dietro front sulle centrali atomiche, al contrario di ciò che vogliono far intendere le 6 TV di Berlusklaun. Il governo ha deciso di scippare il referendum sul nucleare agli italiani, cancellando il diritto democratico agli elettori di esprimersi con il loro voto per fermare il programma nucleare del centrodestra. Tra l'altro non basta cambiare un articolo di una legge per fermare il quesito referendario, ma bisogna gettare nel water tutta la legge. Nemmeno le più terribili dittature assassine sud amerikane sono arrivate a tanto. I MORTI LI VEDREMO FRA QUALCHE DECENNIO E PARECCHI ANCHE. L'ITALIA POTRA' GOVERNARE L'IMPORTAZIONE DI BANANE MA NON DI URANIO. http://alessiodibenedetto.jimdo.com/novita-2010/
alessio di benedetto, 20-04-2011 10:20
Quando accaddero i fatti di Cernobill, io avevo un figlio il mio primogenito di appena un anno, qualcosa sapevo della "maledizione" nucleare, allora ci dicevano "sarà solo questione di un paio di settimane", pur nella credenza di una tale brevità, mi si struggeva il cuore non immaginavo certo che il dramma sarebbe durato generazioni. Qualcuno riesce ad immaginare un sudato appartamento, abbandonato in fretta e furia, e con solo gli stracci che si ha addosso, Cernobill è tuttora a distanza di 25 ANNI una città fantasma. Vale la pena assumersi un rischio mortale, considerando che l'energia prodotta dal nucleare costa senza tenere conto dei costi di smaltimento delle scorie, dal 13 al 15 per cento in meno di quella prodotta con altre fonti? Grazie Luciano
Luciano, 21-04-2011 03:21
Il sito fa intendere che ha vinto la paura. Io ritengo che ha VINTO L'IGNORANZA; o forse l'opportunità politica. Le rinnovabili sono una pia illusione, ormai nessuno esperto sostiene un reale sviluppo del fotovoltaico il KWh FV costa 5 volte e mezzo il prezzo di mercato e i margini di calo di prezzo con la componentistica cinese, sono ormai limitati; l'eolico (a parte la sua inconsistenza dei venticelli italiani) è una fonte troppo incostante e di scarso affidamento oltre ad una certa %. Il mondo spingerà sul termoelettrico: carbone (ancora relativamente abbondante e distribuito); metano e petrolio in via di esaurimento ed a prezzi sempre crescenti. Si dovrà rinunciare a ai limiti di Kioto specie per il carbone (un Kg di carbone produce 3.6 Kg di CO2), con conseguenze imprevedibili sul clima, si tenderà a sottrarre alle future generazioni una risorsa primaria per la produzione di materie prime quale gli idrocarburi. Si tenderà ad incentivare la biomassa, distogliendo risorse all'agricoltura alimentare.
gian_paolo, 21-04-2011 09:21
Luciano, non so dove hai letto che il KWh nucleare costa il 13-15% in meno delle altre fonti energetiche: il fotovoltaico termoel a carbone costa di meno; ma le altre costano molto di più fino al fotovoltaico che costa 5-8 volte il prezzo commerciale; l'eolico italiano non ha significato http://www.sustainableenergyworld.eu/wp-content/uploads/2009/03/wind_map_of_western_europe.gif o per offshore http://www.pib.gr/usrimage/wind%20resources%20europe.jpg quello mondiale è scadente per l'incostanza
gian_paolo, 22-04-2011 10:22
Non ricordo dove ho letto che il nucleare costa solo il 15% in meno, e non ho dati precisi di confronto. Si dice che le centrali sono sicure perchè hanno sicurezze ridondanti, queste sicurezze, COSTANO e vanno ridistribuite sul costo al chilowattora, la ridondanza richiede maggior personale, e più formato (pagato) sempre costi che si scaricano sul KWH. Con 1 chilo di uranio si ottiene la stessa energia di 150 tonnellate di petrolio, un chilo di uranio costa 170 euro il petrolio 0.7 euro/chilo L'uranio se ne può utilizzare solo una frazione minima, circa uno per mille per sue caratteristiche fisiche. Ricercando su internet, si dovrebbero trovare dati più precisi, che comunque spostano di poco la realta. I tedeschi che hanno meno problemi di noi di approvvigionamento, e minori quantita di radiazione solare puntano fortemente sulla efficienza energetica, e sulle rinnovabili. Il sole riversa riversa sulla nostra italietta 500 terawatt istantaneamente, non se ne riesce a raccogliere almeno un po?
Luciano, 23-04-2011 04:23
E' vero di sole ce n'è tanto, il problema è catturarne l'energia. Se il KWh fotovoltaico attualmente viene incentivato con 0.40%u20AC/KWh prezzo di mercato che, tolte tasse e balzelli, è poco meno di 9 cent; vuol dire che attualmente il KWh fotovoltaico lo paghiamo (0.40 0.085)/0.085 = 5.7 volte il prezzo di mercato (quello di produzione è quasi del 30% di meno) se in Italia arrivassimo al 10% di FV, con gli attuali incentivi, avremmo 90% tradiz 10% FV = 0.9 0.1 x 5.7= 1.47. Ovvero la bolletta energetica aumenterebbe del 47% con conseguenze disastrose sull'economia. Ma perché il KWh elettrico costa tanto? Un KW istallato costa circa 4200%u20AC/KW ma questo vale solo con il sole allo zenit, cielo limpido, temperatura ottimale e per il primo anno di funzionamento, visto che ogni anno perde l'1% (senza tener conto del Mismatching). Quindi l'effettivo costo del Kw istallato, considerando il 15% d'insolazione, 4200/0.15 = 28.000 %u20AC/Kw; per un GW 28 miliardi di sola istallazione; prezzo assolutamente fuori mercato a meno di pesanti sussidi statali
gian_paolo, 23-04-2011 06:23
Si, attualmente sul costo di una centrale nucleare incide pesantemente la sicurezza. Per cui una centrale tipo Flammenville del costo di 5.2 MLD%u20AC se fosse stata della precedente generazione, sarebbe costata circa 3.5MLD. Però nonostante l'aumento di costo, con una potenza istallata di 1.63GW, rimane ancora il sistema più conveniente con 5.2/1.63 = 3.2MLD /GW istallato. Nella sua vita sessantennale, tale centrale produrrà: 1.63 GWx(24x365x60) ore x 0.92 (resa, considerato 8% di manutenzione) = 788 miliardi di KWh (13,14 all'anno). Fai un po' tu i calcoli dell'ammortamento.
gian_paolo, 23-04-2011 06:23
tu ti basi sui dati ufficiali AREVA per l' efficenza, la potenza e la durata della centrale: non ce ne sono attualmente funzionanti al mondo: in che modo possiamo essere certi che quello che dichiara il fornitore sia corretto? i costi che dichiara sono palesemente sottostimati Anche prendendo per vera la potenza installata, ma qual'è quel matto che fa andare un reattore nucleare alla massima potenza 24 ore al giorno per 365 giorni l' anno? normalmente stanno tra l' 85 e il 90%. L' uranio non lo paghi? lo smaltimento delle scorie e lo smantellamento alla fine dei 60 anni che dici tu, non lo calcoli?
paolo, 24-04-2011 11:24
e comunque gianpaolo rassegnati: il nucleare, basato sul fissile, referendum o non referndum è morto e sepolto.
Paolo, 24-04-2011 11:24
Ma siamo proprio convinti che le elaborazioni tecnico-economiche devono essere alla base di scelte fondamentali come questa? Non sono sufficienti i danni già prodotti da questo modo di affrontare le questioni? A cosa serve avere una bolletta più leggera se poi ci si ammala di cancro? Quanto vale la vita delle persone, di migliaia di persone? Allora io preferisco l'energia meno rischiosa e quando mi arriverà la bolletta raddoppiata cercherò di consumare la metà. Tanti saluti, Luca
Luca Bartolucci, 25-04-2011 05:25
I 5.2 miliardi per Flammenville sono ormai indicati anche dagli antinucleari (che parlano del superamento dei 5 MLD) tu ti riferisci ad Okiluoto che era un prototipo che costa circa il 25% in più; ma anche considerando quella cifra il costo per KWh rimane molto basso. 1.63 GW sono valori incontestabili, non ipotesi dell'AREVA; con 85-90% ti riferisci alla Francia dove alcune centrali lavorano in discontinuità, per motivi tecnici/economici di linea. Le centrali più nuove hanno circa 700 ore annue di manutenzione che corrisponde all'8%; quindi il loro funzionamento è del 92%; come da mio calcolo. Una bolletta più pesante del 50% (per un solo 10% fotovoltaico che non risolverebbe niente) potrebbe essere sopportata dal singolo utilizzatore, ma non dal sistema produttivo nazionale, già pesantemente appesantito dal un costo KWh fra i maggiori del mondo. Se poi il FV arrivasse al fatidico 20% la bolletta raddoppierebbe e... immaginatevi le conseguenze. Le centrali di terza generazione sono funzionanti dal 1996; gli EPR sono un'evoluzione (in particolare per i sistemi di sicurezza a cascata) di precedenti reattori dei quali si conosce il funzionamento, non sono una scatola chiusa. Per quel che riguarda i tumori e la radioattività il discorso viene molto banalizzato e semplificato per spaventare persona meno informate, ma si deve partire dalla radioattività naturale di circa 300-360 mRem che giornalmente ci arriva dai raggi cosmici, dal sole e dal suolo nel quale dei 340 isotopi naturali, ben 70 sono radioattivi ecc. ecc.
gian_paolo, 30-04-2011 12:30

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