'Salviamo il Paesaggio, difendiamo i Territori': parte la campagna

È partita ieri, 27 febbraio 2012, la campagna nazionale 'Salviamo il Paesaggio, difendiamo i Territori' promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio con l'obiettivo di salvare il territorio italiano dalla deregulation e dal cemento selvaggio. Il Forum chiede un censimento del patrimonio edilizio esistente per cambiare l’urbanistica dei nostri Comuni.

'Salviamo il Paesaggio, difendiamo i Territori': parte la campagna
Il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio è stato costituito formalmente appena il 29 Ottobre dello scorso anno a Cassinetta di Lugagnano (Milano) ma, nonostante la sua giovane origine, ha già elaborato la sua annunciata prima campagna nazionale, avviata - in tutta Italia – lunedì 27 Febbraio: Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori. Sono più di 70 i Comitati locali già pronti e al lavoro e molti altri si stanno formando, allo scopo di richiedere agli 8.101 Sindaci italiani di adottare un nuovo vero metodo di pianificazione. Il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio è un aggregato di associazioni e cittadini di tutta Italia (sul modello del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua), che, mantenendo le peculiarità di ciascun soggetto aderente, intende perseguire un unico obiettivo: salvare il paesaggio e il territorio italiano dalla deregulation e dal cemento selvaggio. Vi aderiscono attualmente oltre 10.000 persone a titolo individuale e 589 Organizzazioni (64 associazioni nazionali e 525 tra associazioni e comitati locali), tra cui tutte le principali realtà italiane operanti nel campo della salvaguardia del territorio, dell'ambiente, del paesaggio, dei suoli agricoli (l’elenco aggiornato degli aderenti è visibile qui). È stato costituito perché negli ultimi 30 anni abbiamo cementificato quasi un quinto dell’Italia; perché nel nostro paese ci sono 8/10 milioni di case vuote, eppure si continua a costruire; perché i suoli fertili sono una risorsa preziosissima e non rinnovabile. E li stiamo perdendo per sempre. Il consumo di suolo è in continuo aumento e si stima che attualmente la superficie totale urbanizzata sia di quasi 2 milioni e mezzo di ettari (oltre 100.00 ettari l’anno), ma purtroppo non possiamo fare affidamento su dati certificati, a testimonianza di quanto questo problema debba ancora essere monitorato e sufficientemente considerato come prioritario dalle Istituzioni. Il suolo fertile e l’integrità del paesaggio sono la principale garanzia per il futuro del nostro Paese, del turismo, della nostra agricoltura e dei nostri prodotti tradizionali, della salubrità dei luoghi in cui abitiamo e della biodiversità naturale ivi presente. La storia ci insegna che essi sono la base concreta di ogni cultura locale, ciò che unisce gli italiani nella diversità e ci rende un popolo unico. Paesaggio e territorio fertile sono la risorsa economica di cui siamo più ricchi, è assurdo sprecarla così. Il Forum nazionale nasce quindi per dare risposta ad una domanda impellente: è davvero così essenziale aggiungere ulteriore cemento e asfalto nelle nostre città e paesi? Ne abbiamo davvero bisogno? O, forse, abbiamo innanzitutto bisogno di misurare con certezza lo stato attuale delle disponibilità del nostro patrimonio edilizio? Da qui nasce la prima campagna nazionale del Forum: Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori. La proposta di un censimento capillare, in ogni Comune italiano, per mettere in luce quante abitazioni e quanti edifici produttivi siano già costruiti ma non utilizzati, vuoti, sfitti. Un gruppo di oltre 160 persone (tra cui amministratori locali, architetti, urbanisti, professionisti del settore) ha elaborato una scheda di censimento (visibile qui) che dal 27 febbraio 2012 viene recapitata a tutti i Sindaci italiani, richiedendone la compilazione entro 6 mesi. È la precisa proposta di un metodo di pianificazione, che andrebbe adottato con immediatezza per scongiurare ciò che sta purtroppo accadendo, ovvero che i piani urbanistici siano realizzati lontano dai bisogni effettivi delle comunità locali e prevedano nuovo consumo di suolo nonostante l’ampia disponibilità edilizia già esistente. I Piani Urbanistici a 'crescita zero' non devono spaventarci, se conosciamo con esattezza a quanto ammonta (in termini numerici e di superficie) questo patrimonio edilizio costruito ma non utilizzato. E le scelte di molti Comuni lo dimostrano: Cassinetta di Lugagnano (MI), Solza (BG), Camigliano (CE), Ronco Briantino (MI), Ozzero (MI), Pregnana Milanese (MI) sono già giunti a nuovi Piani urbanistici a 'crescita zero', grazie al coinvolgimento preventivo della cittadinanza e alla parallela analisi sul come ovviare alla conseguente 'perdita' degli oneri di urbanizzazione per le nuove costruzioni. Sono già più di 70 i Comitati locali “Salviamo il Paesaggio” costituiti per rendere possibile la compilazione dei censimenti comunali e per ampliare l’informazione specifica nei confronti di tutti i cittadini italiani. Altri 30 Comitati si formeranno nel corso dei prossimi mesi (l’elenco aggiornato è visibile qui): una chiara dimostrazione di come la tutela del “Bene Comune” sia entrata a far parte delle priorità di tutta la cittadinanza italiana. Ora spetta ai Sindaci, ai consigli comunali, ai tecnici, contribuire all’esatta 'misurazione' di questa mappa del territorio. Il Forum nazionale si prepara, nel frattempo, ad elaborare una possibile proposta di legge d’iniziativa popolare per assicurarsi che il metodo di pianificazione individuato diventi il criterio da adottare. In ogni Comune. In tutta Italia. [video|domenico_finiguerra_stop_consumo_territorio_salviamo_paesaggio] SALVIAMO IL PAESAGGIO: GUARDA GLI ALTRI VIDEO

Commenti

Grande e nobile proponimento l'azione comune per salvare la bellezza del paesaggio e difendere il suolo dalla cementificazione selvaggia.Lodevole ed encomiabile la promozione del forum Italiano movimenti per la terra e la difesa dell'ambiente.Però voglio fare una precisazione per dire che per venire incontro ai bisogni,che ci siamo creati e che la vita moderna ci impone, occorre trovare le risorse energetiche. Abbiamo scoperto a tal fine le fonti energetiche pulite e rinnovabili ,il sole ,il vento.Ma se si tratta di eolico sappiamo che bisogna realizzare l'impianto con degli enormi tralicci metallici sulla cui sommità svettano delle enormi pale eoliche. Ora sappiamo che questi cosiddetti ecomostri non fanno bella mostra di sè tutt'altro ,deturpano non poco il paesaggio come altrettanto si può dire delle antenne ricetrasmittenti che i diversi gestori di telefonia mobile installano qua e là sul territirio che non solo sfregiano l'ambiente ,ma costituiscono fonte di danni per i cittadini per via delle onde elettromagnetiche prodotte che si dice siano cancerogene. A questo punto si pone il dilemma.Vogliamo mantenere inalterate le bellezze dell'ambiente? Rinunciamo alle comodità cui ci siamo abituati. una parola direbbe qualcuno.La stessa cosa si potrebbe dire per i veleni usati in agricoltura, come insetticida, erbicida e così via. Se si arrivasse per assurdo a bloccare tutta la serie di azioni tecnologiche che oggi sono indispensabili per la quotidianità della vita moderna si bloccherebbe il ritmo vitale della società , sarebbe la fine. La soluzione possibile a mio avviso è di trovare un compromesso tra sviluppo e un impiego ecosostenibile delle risorse di cui si dispone.Formare le coscienze dei cittadini, dei giovani sin dall'età scolare, emanare leggi draconiane in materia d'inquinamento e di strumenti idonei a prevenire danni a carico del territorio e dell'ambiente, che oggettivamente sono gli unuci e veri tesori del consorzio umano. Se ci incamminiamo lungo tale direttrice a mio modesto avviso il genere umano può avere possibilità di cavarsela e evitare l'autodistuzione
turiddu, 28-02-2012 11:28

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