Terremoto in Emilia: il Governo aumenta la benzina

Per fronteggiare l'emergenza causata dal devastante terremoto che ha messo in ginocchio l'Emilia, il Consiglio dei Ministri ha deciso un aumento di 2 centesimi al litro della benzina. Una misura che conferma la volontà dell'esecutivo di “far sì che la catastrofe non incidesse minimamente sulle casse dello stato”.

Terremoto in Emilia: il Governo aumenta la benzina
Più passano i mesi vissuti all'insegna del governo golpista del duo Monti/ Napolitano, più quella che inizialmente era solamente una sensazione a pelle si trasforma in una certezza granitica. Per affossare definitivamente l'Italia, eliminando lo stato sociale, svendendone il residuo patrimonio e creando un regime di polizia fiscale, dove ogni problema si 'risolve' attraverso l'introduzione di una nuova tassa, non era certo necessario scomodare i banchieri di Goldman Sachs e tanti 'cervelli fini' che hanno studiato alla Bocconi. Sarebbe stato sufficiente un gruppo di detenuti prelevato dalle patrie galere, che almeno avrebbero praticato il ladrocinio con quel briciolo di umanità sconosciuta ai banco robot della banda Monti. La gestione da parte del governo dei rovinosi terremoti che stanno mettendo in ginocchio l'Emilia Romagna ed hanno già provocato una trentina di vittime e almeno 14mila sfollati, è stata fin da subito grottesca, vissuta all'insegna di un mix fra il più totale disinteresse e la ferma volontà di far sì che la catastrofe non incidesse minimamente sulle casse dello stato. Solamente poche ore prima che le scosse iniziassero a martoriare i territori oggetto della devastazione, il governo golpista, dimostrando sorprendenti doti di lungimiranza, già si era preoccupato di mettere le proprie casse in sicurezza, varando una legge che sgravava lo stato dall'obbligo della ricostruzione nel caso di calamità naturali, naturalmente senza che i media mainstream sentissero la necessità di rendere pubblica la cosa, documentata solamente all'interno di qualche trafiletto sms dell'Ansa... Solamente dopo avere proclamato lo stato di emergenza, a tre giorni dalle prime scosse, Mario Monti assai svogliatamente ha adempiuto al suo dovere di visitare le zone terremotate, scortato dal bodyguard Cancellieri. Una toccata e fuga estremamente veloce, qualche frasetta di circostanza mormorata con il classico tono da macchinetta del casello autostradale, la promessa di devolvere qualche decina di milioni di euro, sufficienti al massimo per gestire alla meno peggio le prime settimane dell'emergenza, e poi via verso questioni più pregnanti e più degne di cotanto ingegno. A soli 9 giorni di distanza dal primo sisma, quando ancora le popolazioni dei territori devastati vivevano sotto shock il proprio dramma, ieri mattina la terra veniva squassata da un nuovo terremoto, se possibile ancora più intenso del precedente. Altri morti (finora ne sono stati conteggiati 17), altre case e capannoni distrutti, molte altre migliaia di cittadini ritrovatisi senza una casa e senza un lavoro, altro panico ed altro dolore. L'anomalia di quanto sta accadendo in Emilia Romagna è facilmente percettibile anche da chiunque non addetto ai lavori guardi con attenzione all'evolversi degli eventi. Un terremoto di queste proporzioni che colpisca un territorio ritenuto a basso rischio sismico è già un accadimento assai inconsueto, ma la possibilità che lo stesso territorio subisca a distanza di una settimana un nuovo sisma di elevata intensità, legato ad una faglia differente dalla prima, rasenta davvero la fantascienza. Se a queste 'coincidenze' davvero originali aggiungiamo il fatto che i territori oggetto del disastro sembra siano stati oggetto di attività di fracking e trivellazioni 'misteriose', spesso nascoste dai media sotto un candido lenzuolo e che alcuni fenomeni riscontrati, fontanazzi, liquefazione a livello del terreno, innalzamento dello stesso e apertura di lunghe e profonde fenditure, sicuramente risulterà chiaro che esiste materiale in abbondanza per procedere ad un'analisi approfondita e professionale delle troppe anomalie riscontrate. Ciò nonostante tanto il governo quanto i tecnici al suo servizio hanno preferito glissare sull'argomento, appena sfiorato dai media mainstrem, spesso al solo scopo di metterlo in ridicolo etichettandolo come 'teorie complottiste', fingendo si tratti di un normale terremoto, una calamità naturale come quelle del passato e nulla più. Il problema è dunque esclusivamente di ordine economico, perché se è vero che lo stato non sarà più tenuto a ricostruire le case distrutte dalle catastrofi naturali, è altrettanto vero che un aiuto nell'immediato per far sopravvivere gli sfollati, magari di malavoglia ma dovrà continuare a darlo. Una cospicua parte dell'opinione pubblica ha fatto pressing su Giorgio Napolitano, perché procedesse a sospendere la sfilata militare del 2 giugno, devolvendo la spesa necessaria per mobilitare aerei, carri armati e diavolerie assortite, alle popolazioni terremotate. Ma l'imbolsito presidente (lui sa di cosa) i carri armati li ama in maniera viscerale fin dai tempi di Budapest ed ha risposto di 'no'. Le macchine da guerra sfileranno lo stesso, ma lo faranno in onore dei terremotati che certo non mancheranno di apprezzare il nobile gesto, magari su qualche schermo piazzato nelle tendopoli. A procurarsi il denaro per l'emergenza ci penserà l'usuraio di stato e siccome le visite della finanza nei bar assiepati di terremotati, non hanno finora portato grandi introiti, basterà introdurre una nuova accisa sulla benzina. Due centesimi al litro, cosa volete che sia, ed il gioco è fatto. Ecco perchè è importante avere al governo banchieri e tecnici, anche se nessuno li ha votati. Loro sanno sempre cosa fare, magari non si tratta di soluzioni originali ma raggiungono sempre lo scopo, senza privare gli italiani neppure della sfilata militare, delle scie colorate e dei mezzi da guerra comprati di recente, spendendendo decine di miliardi di euro per ordine di Washington. Articolo tratto da Il Corrosivo

Commenti

In ogni circoistanza di bisogno ,dice il saggio ,ci si appoggia sempre al muro più basso.Nella fattispecie il muro più basso è tutto il popolo italiano.Il destino malvagio ci manda il terremoto in Emilia? Una tegola ben assestata tra capo e collo. Per i poveracci emiliani, ma in ultima analisi per tutti noi. perchè alla fine paga " cappellaccio". La croce è nostra e la dobbiamo abbracciare. Certo è dura da digerire ,dopo essere stati puigiati come l'uva con tasse e balzelli d'ogni tipo per fronteggiare la crisi e sostenere il terreno che ci veniva meno sotto i piedi perchè sull'orlo del precipizio come ebbe a dire super Mario per giustificare la mano pesanta del governo sulle tasse,ci mancava il terremoto per completare la frittata.Certo abbiamo tutta la comprensione per il dramma che stanno vivendo i nostri fratelli emiliani hanno tutti la nostra solidarietà. Il terremoto è una brutta bestia che lascia i segni indelebili dentro, distrugge tutto materialmente psicologicamente e chi scrive ha già vissuto tale dramma con gli eventi sismici del '68 in Sicilia, sono un Belicino e posso assicurare che il terremoto crea disordine e sconvolge tutti gli assetti materiali e affettivi delle comunità umane colpite . Ma siamo qui tra i vivi è questo è ciò che importa. Se potessi rivolgermi agli amici Emiliani direi proprio fatevi coraggio a tutto c'è rimedio tranne che alla morte. Certo le parole poco o nulla possono di fronte a dramma ,ma non possiamo fare causa a nessuno occorre cogliere il coraggio a due mani e guardare sempre avanti. Proprio così coraggio perchè il terremoto è una brutta gatta da pelare, quando arriva travolge tutto, in pochi secondi ti viene da urlare per la disperazione ma invano. Lui ritorna a brivi intervalli di tempo periodicamente si ripete facendosi precedere dai soliti sordi terrificanti boati e ti culla e se prima non esaurisce l'energia non smette di tormentarti, di punzecchiarti terrorizzarti. Peggio di una tortura cinese e tutto ciò sicuramente può durare per anni .Nella nostra zona fino a dopo tre anni si sono susseguite scosse sempre più smorzate, ma presenti.Allora cari amici emiliani siete avvisati ,caricatevi psicologicamente e tenete duro perchè sarete sottoposti ad un periodo arduo , ma supererete. Ci sarà tanta solidarietà non resterete soli a combattere il mostro. Io nel mio piccolo ho inviato via sms i miei 2 euro
turiddu, 31-05-2012 06:31
di seguito un inquietante articolo. sembra fantascienza, ma abbiamo gia' visto il disastro del Golfo del Messico e altre calamita' provocate dall'uomo. il sospetto c'e': Terremoto e trivellazione, un legittimo sospetto Foto, documenti 30/05/2012 By Franz Mannino Nei giorni che hanno preceduto il terremoto in Emilia si sono susseguiti alcuni eventi, di ben diversa natura ma comunque saldamente legati a quel territorio, che sono stati ripresi dalle maggiori testate nazionali. Andiamo per ordine: Il 17 febbraio 2012, i Ministri dell'Ambiente e dei Beni Culturali Corrado Clini eLorenzo Ornaghi hanno decretato la compatibilità ambientale e la conseguenteautorizzazione di opere di indagine geologica (cioè trivellazioni con uso di cariche esplosive e pompaggio di acqua ad alta pressione), allo scopo di verificare la realizzabilità di un gigantesco deposito di gas metano, nel sottosuolo dei comuni di San Felice sul Panaro, Finale Emilia, Camposanto, Medolla, Mirandola e Crevalcore, all'interno di una altrettanto gigantesca cavità naturale situata a quasi tre chilometri di profondità ed in grado di servire allo stoccaggio di 3,2miliardi di metri cubi di gas metano (equivalente al volume di un'enorme sfera dal diametro di quasi 2km). Una vera e propria bomba piazzata sotto i comuni emiliani in una zona ad elevato rischio sismico. Questo accadeva tra le proteste dei Verdi di Angelo Bonelli, insieme ad altri partiti, associazioni e comitati cittadini che da anni si oppongono agli studi di fattibilità già promossi sin dal 2005 dai governi Berlusconi e Prodi. Un parere negativo l'aveva anche espresso la Regione Emilia (clicca qui per scaricare il pdf) proprio per ragioni di sicurezza da rischio sismico.Clini e Ornaghi hanno però ritenuto ininfluente il parere dei cittadini e considerato ammissibile la trivellazione di pozzi con uso di cariche esplosive, immissione di acqua per fratturazione e pompaggio di gas nel sottosuolo. Avrete già notato che i comuni oggetto delle opere di trivellazione sono esattamente quelli più colpiti dagli episodi di sciame sismico dei giorni scorsi e quelli ancor più tragici e distruttivi di questa settimana. A seguito delle prime scosse significative il Governo ha comprensibilmente dato segni di imbarazzo. Il Ministro Clini ha subito parlato di "ulteriori necessari accertamenti", ricordando a tutti che i Ministeri hanno concesso solo una "valutazione favorevole alla esplorazione" (che si fa trivellando n.d.r.). Poi arriva la società autorizzata alla realizzazione dell'opera, la Erg Rivara Storage srl, società angloitaliana riconducibile, tra gli altri, al patron della Sampdoria Garrone, che nega di aver «realizzato nell'area di Rivara nessuno studio o perforazione, tanto meno con l'iniezione di gas». La Erg si riferisce al cosiddetto "fracking". Il fracking consiste nell'iniettare acqua ad altissima pressione allo scopo di fratturare la roccia, allargare progressivamente la frattura e penetrare in profondità. L'acqua di scarto, trattata con lubrificanti e agenti chimici, tende normalmente atornare in superficie ed il problema dello stoccaggio di questo residuo fluido, normalmente contaminato da polveri radioattive, è risolto attraverso la creazione di pozzi profondissimi dove l'acqua reflua viene scaricata ad altissima pressione ed il problema si intende risolto. Ed ecco che infatti nel testo del decreto Ornaghi-Clini possiamo individuare le due fasi che precedono l'insufflamento di gas: quella preliminare "di accertamento" che ha inizio dopo il rilascio delle autorizzazioni e la fase "di sviluppo" per la realizzazione dei pozzi di stoccaggio. Questa seconda fase "di sviluppo" è una rinomatissima causa di terremoti. Non lo dicono i complottisti, ma la comunità scientifica internazionale. Negli USA, lo stato dell'Ohio, che ospita 177 di questi pozzi, ha recentemente dovuto regolamentare questa pratica perchè pare che il trivellamento dei pozzi di stoccaggio abbia causato nella zona "una dozzina di terremoti", la notizia è riportata dall'Huffington Post in un articolo del 9 maggio scorso. Altrettanto interessante è quanto illustra il sito del Lamont-Doherty Earth Observatory, dipartimento di Scienze della Terra della prestigiosaColumbia University che ci informa qui che la correlazione tra il pompaggio profondo di acque reflue da fracking e terremoti pari o superiori al grado 5,0 della scala Richter è cosa nota sin dagli anni '60 come documentato negli eventi sismici occorsi in Arkansas, Texas, Oklahoma, e nel Regno Unito. Recapitolando: - Una grossa società vuole trivellare nei comuni di San Felice sul Panaro, Finale Emilia, Camposanto, Medolla, Mirandola e Crevalcore. %u2013 Le trivellazioni sono propedeutiche alla realizzazione di un enorme serbatoio di gas metano sotterraneo in una zona ad alto rischio sismico. %u2013 I cittadini si oppongono e la Regione dà parere negativo. %u2013 I ministri Clini e Ornaghi autorizzano per Decreto le fasi preliminari di indagine, nonostante il parere negativo della Regione, consentendo pratiche come lo stoccaggio di profondità delle acque reflue, che notoriamente possono causare scosse telluriche fino al quinto grado della scala Richter. %u2013 Il recente sciame sismico ha modalità che appaiono molto simili a quelle riconducibili ad operazioni di pompaggio di acque reflue nel sottosuolo. %u2013 Metri cubi di melma grigiastra sembrano affiorare un po' ovunque nei comuni interessati dal sisma. Certo, la Erg nega di aver già dato inizio alle perforazioni. Noi speriamo che le compagnie non mentano mai. Franz Mannino (Ringrazio Egidio Casati per la segnalazione e per la ricerca di articoli e documenti).
farnco bressanin, 31-05-2012 09:31

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