Via Francigena a piedi. Terza e quarta tappa, qual è la via?

"Camminare ti fa perdere la pelle. Una volta che provi questa sensazione di autenticità non ne puoi più fare a meno". Si conclude oggi, in concomitanza con l'inizio del Festival della Viandanza, il viaggio a piedi di un gruppo di giornalisti nella parte toscana della via Francigena.

Via Francigena a piedi. Terza e quarta tappa, qual è la via?
L'itinerario di Sigerico è affidato alla volontà dei pellegrini, più che alla segnaletica. Sul cammino s'incontrano frecce discordanti ed erba alta perché l'arcivescovo di Canterbury si limitò a trascrivere le 79 tappe del suo viaggio, senza altre indicazioni. L'unica guida ufficiosa sulla Via Francigena è stata scritta nel 2001 da Monica d'Atti, insieme a Franco Cinti, per la Confraternita di Santiago de Campostela. I confratelli sono totalmente contrari all'idea che la Regione Toscana adotti questo itinerario sacro, al punto da rifiutare l'ospitalità ai viandanti che non siano spinti dalla fede cristiana. "La mia paura è che diventi come il Camino de Santiago", afferma Don Gianni, parroco di San Quirico d'Orcia, mentre timbra controvoglia le credenziali - una sorta di passaporto del pellegrino - del gruppo diretto al Festival della Viandanza. L'evento, organizzato da Itineraria insieme alla Provincia di Siena, nasce proprio con lo scopo di valorizzare un modo diverso di conoscere l'Italia. "Camminare ti fa perdere la pelle" confida Chiara, una delle organizzatrici: a 23 anni fece il Camino de Santiago da sola. "Una volta che provi questa sensazione di autenticità, non ne puoi più fare a meno". Vorrebbe una Via Francigena più sicura per le donne perché "il cammino richiede pazienza e organizzazione: è donna". Sulla strada si incontrano diverse coppie tedesche, statunitensi, pochi italiani. Un viandante francese di 70 anni ha tatuate sul polpaccio 8 conchiglie, tante quante le volte che ha percorso il Camino de Santiago. Oltre 200.000 persone nel 2012 hanno effettuato il tragitto spagnolo, mentre nello stesso anno sono passate per la Via Francigena circa 2000 persone. La maggior parte di esse ha sostato da Suor Ginetta a Siena, nel Centro di Accoglienza delle Figlie della Carità. "Ho iniziato a ospitare i pellegrini un po' per sbaglio durante il Giubileo. Dalle 70 persone del 1999, siamo arrivate a 1350 l'anno scorso", spiega. A quarant'anni, Ginetta ha mollato l'impresa che dirigeva e ha preso i voti. Non ha ancora fatto la Via Francigena, ma le piacerebbe tanto. Leggi anche "Unire i sentieri, a piedi per la via Francigena senese" "Via Francigena a piedi. Prima tappa: Bagno Vignoni" "Via Francigena a piedi. Seconda tappa: tra i dintorni di Montalcino"

Commenti

bello. quando si cammina così, anche solo per qualche giorno, alla fine si arriva a sorprendersi quando ci si ricorda dell'esistenza del traffico, dei neon, dell'iphone. grazie della condivisione!
silvia - i diari della lambretta, 31-05-2013 12:31

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