Comuni a 5 Stelle, Corchiano premia gli amministratori virtuosi

Il 22 e 23 settembre si è svolta a Corchiano la sesta edizione del Premio Comuni a 5 stelle promosso dall’Associazione Comuni virtuosi. Ad aggiudicarsi il riconoscimento di vincitore assoluto quest’anno è stato il comune di Massarosa, in provincia di Lucca. Il report di Elena Risi, presente alla premiazione.

Comuni a 5 Stelle, Corchiano premia gli amministratori virtuosi
Nella sala del Municipio di Corchiano, gremita di gente, si è riunita la parte migliore dell’Italia per celebrare i valori di legalità e rispetto del cittadino e del territorio, per confrontarsi e alimentare una contaminazione positiva esponendo idee e iniziative che si realizzano in piccoli e grandi gesti. Il vincitore assoluto di questa edizione è il Comune di Massarosa, un centro di ben 22.500 abitanti che si è aggiudicato il premio grazie ai numerosi progetti realizzati. Da quelli più impegnativi, come la riqualificazione dell’ex oleificio Sais – una struttura abbandonata da tempo – che ha visto sorgere una piazza e un parco giochi, fino alla realizzazione di impianti fotovoltaici a terra sempre nel rispetto del terreno e delle attività agricole. Anche nella gestione dei rifiuti questo Comune ha dimostrato di essere meritevole: oltre al progetto Eternit free che ha affrontato una vera emergenza ambientale con la bonifica dei tetti di molti edifici, ha anche aderito alla strategia Rifiuti Zero. A Monterossa il concetto di democrazia partecipata ha trovato una sua espressione attraverso l’uso delle nuove tecnologie: con il sistema “Guardingo” i cittadini possono segnalare disservizi o avanzare proposte, dall’altro lato con “Alert System” il Comune ha la possibilità di fare comunicazioni via SMS su eventuali problemi per la salute o la sicurezza. Dopo Franco Mungai, sindaco di Massarosa delegato a ricevere il premio a nome di tutta la giunta, si susseguono i rappresentanti amministrativi degli altri Comuni premiati. Le donne sindaco sono due, una a Povegliano Veronese e l’altra ad Oriolo Romano. “Se volete che una cosa venga detta chiedetela a un uomo” – scherza la sindaca di Povegliano Anna Maria Bigon – “se volete che venga fatta chiedetela a una donna”. E proprio i fatti concreti tradotti in buone pratiche sono i protagonisti di queste due giornate. Tutti sono d’accordo su una questione, il premio appena riconosciuto non è un punto di arrivo ma un buon inizio su cui continuare a lavorare. Davanti ad esempi tanto positivi, Marco Boschini - rappresentante dell’Associazione Comuni virtuosi - si abbandona a una domanda carica di speranza: cosa succederebbe se tutti questi amministratori virtuosi avessero spazio politico a livello nazionale anche solo per un mese? In questa sala la risposta è implicita e si legge sui volti, si potrebbe finalmente dimostrare che gli stili di vita sostenibili sono praticabili su ampia scala se solo c’è la volontà di farlo. Troppo spesso la buona notizia non fa notizia e le storie migliori non si raccontano. Qui si è già deciso di cambiare rotta e a fianco dei sindaci illuminati c’è la storia di un’associazione che vuole dare voce all’Italia della legalità, quella parte buona che potrebbe fare da traino se trovasse lo spazio per essere raccontata: è l’intento dell’Associazione “I signori Rossi, corretti non corrotti”, nata per sostenere i cittadini che denunciando atti di corruzione compiono un gesto normale che nel nostro paese è diventato eroico. Alla chiusura della cerimonia ufficiale di premiazione i festeggiamenti non finiscono perché come spiega il vicensindaco di Corchiano Livio Martini “la convivialità è fondamentale e la condivisione si può esprimere anche a tavola”. A Piazza Garibaldi, anche detta Piazza Padella dal nome di un antico gioco popolare che si svolgeva in questo spazio, sono state disposte le tavolate in legno dove i Corchianesi e gli altri 'ospiti' virtuosi possono gustare una serata insieme tra i sapori tipici, le musiche dei “Cantica Popularia” e il monumento naturale delle Forre corchianesi sullo sfondo. La domenica mattina un altro evento importante in un luogo simbolico. È la presentazione di due libri nel Teatro “Il Fescennino”, nato dalla riqualificazione dell’ex mattatoio che per anni era rimasto abbandonato. Oggi è diventato il luogo dove si svolgono molte delle attività culturali di questa comunità e “se prima da qui usciva nutrimento per il corpo”, spiega Livio Martini, “oggi si produce un altro tipo di nutrimento, quello della cultura.” Ci sono Marco Boschini con "La mia scuola a impatto zero", un libro di pratiche sostenibili concrete da insegnare nelle scuole, e il giudice Ferdinando Imposimato con “Doveva morire. Chi ha ucciso Aldo Moro. Il giudice dell’inchiesta racconta”, un’impressionante testimonianza su come i “criminali di stato” hanno deciso di lasciar morire Aldo Moro nel 1978. Alla fine dei lavori c’è tanta soddisfazione da parte di tutti e quando chiediamo a Bengasi Battisti, sindaco di Corchiano, qual è stato il momento più emozionante di questa due giorni ci risponde che “più importante di tutto è stata la sala gremita di gente, come conferma della voglia di partecipazione dei cittadini e ulteriore spinta per continuare a lavorare al meglio”.

Commenti

Se tutti i comuni sono a 5 stelle come Corchiano (il paese dei fratelli Grimm, per la quantità di favole che si raccontano), allora siamo proprio sulla strada giusta.......... Infatti in questo ridente paese delle buone pratiche, si abbandonano al loro destino quando non si deturpano tutte le testimonianze archeologiche; non è presente un depuratore (anche se lautamente pagato dai cittadini); si disseminano sul terrono quantità incredibili di disserbanti e pesticidi; sono presenti oltre 1200 pozzi con uno spreco di acqua inaudito; è una tra le zone con più alta percentuale di matali di cancro d'italia; nel centro storico le case cadono come birilli; e ciliegina sulla torta....l'acqua ha altissimi livelli di arsenico...... se poi non bastasse, gli scarichi della zona industriale sono lasciati al proprio destino......
paul picard, 18-10-2012 02:18

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