Frutti deliziosi a costo zero oppure pagare prodotti industriali confezionati?

Fra i sapori fantastici della attuale stagione, voglio riportarne uno in particolare. Si tratta del kako che è già buonissimo maturo, ma provate a coglierlo quasi maturo, non troppo duro e tagliatelo a fettine sottili e poi essiccatelo. Una volta essiccato è pronto: il sapore che ne ricaverete è di uno dei dolci più buoni che abbiate mai mangiato.

Frutti deliziosi a costo zero oppure pagare prodotti industriali confezionati?

Che la natura sia meravigliosa e dalle infinite risorse è facile comprenderlo, siamo di fronte a spettacoli di una bellezza strepitosa che si possono verificare ogni giorno, per esempio se si è in campagna, se si ha un orto, se si hanno alberi da frutto e proprio uno degli innumerevoli doni della natura è la frutta. Esistono frutti di una bontà eccezionale, da quelli diffusi anche dalle nostre parti fino ai frutti esotici dalle tante varietà e sapori. E anche alcuni di quei frutti esotici si possono produrre da noi in alcune regioni del sud Italia. Fra questi sapori fantastici ne voglio riportare uno in particolare. Si tratta del kako che è già buonissimo maturo ma provate a coglierlo quasi maturo, non troppo duro e tagliatelo a fettine sottili e poi essiccatelo. Una volta essiccato è pronto: il sapore che ne ricaverete è di uno dei dolci più buoni che abbiate mai mangiato.
Ora esaminiamo quello che serve per ottenere questo cibo delizioso. 

Ingredienti: un kako
Utensili occorrenti per la lavorazione: un coltello per tagliarlo
Elaborazioni particolari: nessuna
Conservanti: nessuno
Coloranti: nessuno
Pesticidi: nessuno
Zuccheri aggiunti: nessuno
Additivi: nessuno
Costi del frutto: nessuno, se lo si coltiva o lo si recupera dagli alberi abbandonati
Costo della lavorazione: nessuno
Costo energetico occorso per l’essiccazione: zero, basta usare un essiccatore solare o sistemarli sulle griglie sopra una fonte di calore d’inverno.
Controindicazioni: se si assaggia una prima volta se ne diventa dolcemente dipendenti
Altro aspetto interessante è che in giro ci sono spesso alberi di kaki (ma non solo) che nessuno raccoglie, con frutti che vengono lasciati a marcire, quindi se si sa cercare e chiedere, si trova il prodotto pure gratis. E sembra assai strano che ci sia tutto questo spreco quando poi tanti si lamentano degli aumenti di questo e quello ma si sa l’Italia è piena di misteri e lamenti....
La pianta del kako ha poi qualità eccezionali di per sé: è robusta, non è facilmente attaccata dai parassiti e non necessita di alcuna lavorazione particolare. Faccio questo esempio e ce ne potrebbero essere tanti altri, per dimostrare come con poco o niente si ottiene un prodotto buonissimo, salutare anche se molto dolce, quindi particolarmente piacevole. Ora paragoniamo questa meraviglia alle merendine, snack vari che ci sono a valanghe in ogni negozio alimentare ma anche nelle tabaccherie, autogrill e altri negozi e che fanno solo male a noi e ai nostri figli. Il kako essiccato non teme confronti e piacerebbe pure ai bambini assuefatti ai prodotti confezionati non certo salutari che vengono loro “amorevolmente” comprati dagli adulti. Alimenti che faranno venire carie, diabete, obesità, con tutti i gravi danni alla salute che questo comporta ma, non trattandosi di covid, possiamo tranquillamente dare da mangiare alimenti malsani ai nostri figli e non scatta nessuna multa, anatema, dpcm o simili. Strano no? La risposta è sempre la stessa: è il mercato bellezza. Tutto quello che si può vendere, lo si vende. Fa male? Ma chi se ne frega! Tanto quando stai male mica paga l’industria a cui è stato consentito dalle “autorità” di propinarti del cibo malsano, paghi tu, cornuto e mazziato, consapevolmente, è bene sottolinearlo. Altro esempio simile è quello delle mele ma che essiccate non sono così dolci come i kaki, per quanto siano comunque molto buone. Se le comprate bio le pagate mediamente 5 euro per 100 grammi. Un chilo vi può costare sui 50 euro! Questo quando anche per farsi le mele essiccate non ci vuole nulla, bastano un essiccatore, un coltello e delle mele, fine. Quindi morale della favola: perché buttare soldi o far stare male la gente se in natura e con costi bassissimi o nulli possiamo mangiare cose sane, gradevoli al palato e con un lavoro anche quello pressochè nullo?
Perché così facendo non comprate nulla, non fate ammalare nessuno ma visto che l’economia gira e il Prodotto Interno Lordo cresce se voi comprate e vi ammalate, nessuna pubblicità vi dirà mai di fare cose simili, sensate, logiche, a basso costo e sane. Quindi continuate a comprare e ammalarvi, il PIL ve ne sarà grato.

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