La libera informazione ha un prezzo, quello del Cambiamento

In nome della coerenza e della libertà d'informazione, abbiamo sempre rifiutato le sponsorizzazioni di aziende e persone complici dello scempio ambientale. Con enormi sforzi, Il Cambiamento è stato sinora sostenuto economicamente dall'associazione PAEA. Il presidente di quest'ultima, Paolo Ermani, chiede ora ai lettori e alle aziende che fanno parte di un'economia 'diversa' di dimostrare concretamente il proprio impegno ed interesse verso un'informazione libera ed un reale cambiamento.

La libera informazione ha un prezzo, quello del Cambiamento
Si parla molto di libertà dell’informazione, noi l’abbiamo messa in pratica senza se e senza ma. È una sfida difficilissima perché parlare di ambiente, di rispetto della natura e delle persone e poi farsi sponsorizzare da chi di ambiente e persone fa scempio ci è sempre sembrato quantomeno 'singolare'. Abbiamo rifiutato le sponsorizzazioni di fondi di investimento, giochi d’azzardo, agenzie di viaggi non sostenibili e tante altre ditte che erano in contraddizione con il nostro messaggio. Oltre a tutto ciò sarebbe assai facile, con quello che siamo e con i tanti lettori che abbiamo, andare a bussare alla porta di qualsiasi Enel, Eni, Sorgenia, banca armata, azienda automobilistica, etc. che non aspettano altro che darsi una riverniciatina di verde, oggi ormai moda imperante per alzare i profitti. Ma se il mondo lo si vuole cambiare per davvero bisogna dare segnali chiari e decisi, non si può dire e fare tutto e il contrario di tutto come è ormai prassi consolidata. I cambiamenti di cui abbiamo bisogno per permettere alla specie umana e all’ambiente di sopravvivere non possono continuare a mantenere in piedi un sistema che se pur con qualche riverniciatina di verde continua la sua corsa inarrestabile verso il baratro. Come giornale Il Cambiamento, aver fatto queste scelte di coerenza è stato rischioso e presupponeva un appoggio da parte dei lettori che vogliono veramente un'informazione libera e un sostegno da parte di imprese che vogliono puntare sulla diffusione del messaggio di una economia rispettosa. Entrambi questi aspetti si stanno rivelando lenti e insufficienti per sostenere l’impegno economico del giornale. Eppure ci vorrebbe assai poco. Abbiamo oltre 15 mila utenti facebook, se ognuno desse anche solo 10 euro non solo ripagheremmo ampiamente tutte le spese annuali del giornale ma avremmo la possibilità di inserire altri servizi per i lettori che al momento non possiamo realizzare per mancanza di fondi. Ci sono inoltre innumerevoli ditte in Italia che fanno parte di quella economia diversa che noi vogliamo far conoscere e per le quali il giornale è oggi fra i migliori e più affermati canali di diffusione per persone attente e predisposte. Purtroppo ancora poche sono quelle ditte che hanno utilizzato questa opportunità. Tutto ciò nonostante i grandi e numerosissimi apprezzamenti che ci giungono quotidianamente per il nostro lavoro. I nostri sforzi iniziano a dare frutti significativi oltre che nel volume di accessi anche sul piano reale a noi tanto caro, come accade per le Oasi del Cambiamento o per l'Ufficio di Scollocamento, che stanno riscuotendo un grande successo di interesse che si tramuterà, inevitabilmente, in partecipazione e scambio di idee fra persone in carne ed ossa. Se l’interesse per una informazione libera e un veicolo di reale cambiamento ha un senso e una importanza è il momento di dimostrarlo. CONTRIBUISCI AL CAMBIAMENTO! LA TUA PUBBLICITA' CON NOI

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