Via libera al governo Monti, braccio armato dei mercati

Più che un governo tecnico, un governo di banchieri quello appena definito da Mario Monti, con Elsa Fornero al Welfare e Corrado Passera a Commercio internazionale e Infrastrutture. All'Ambiente Corrado Clini. "Borse a parte, la formazione presentata da Monti ha tutte le caratteristiche per essere il braccio armato dei mercati finanziari".

Via libera al governo Monti, braccio armato dei mercati
Nasce oggi il governo Monti. L'ex advisor di Goldman Sachs è salito in mattinata al quirinale per sciogliere la riserva e presentare al Presidente della Repubblica Napolitano l'elenco dei ministri. Già domani, il nuovo esecutivo dovrebbe ottenere la fiducia del parlamento ed entrare effettivamente in carica. Sembra un governo di banchieri, più che un governo tecnico, quello assemblato da Monti. Quest'ultimo, oltre alla presidenza del Consiglio, assumerà anche l'incarico di ministro dell'economia ad interim, affiancato da quattro viceministri, tra cui il rettore della Bocconi Guido Tabellini e l'attuale direttore generale del Tesoro Vittorio Grilli. Nella squadra sono presenti anche Francesco Profumo, neo presidente del Cnr e rettore in uscita del Politecnico, fratello di Alessandro Profumo, amministratore delegato del gruppo Univcredit, ed Elsa Fornero, docente all'Università torinese e vicepresidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo. Al primo sono assegnate le deleghe a Istruzione, Università e Ricerca, mentre la seconda dovrà occuparsi di Welfare con delega alle Pari Opportunità. Altro ruolo di rilievo nello scacchiere pianificato da Monti è quello di Corrado Passera, attuale amministratore delegato di Banca Intesa, esponente di spicco del mondo economico con trascorsi anche nel Banco Antonveneto e in Poste Italiane. Passera avrà il ruolo di ministro dello Sviluppi e delle Infrastrutture. Per l'Ambiente il nome è quello di Corrado Clini, direttore generale dello stesso ministero fin dal 1990, quasi dai tempi della sua creazione, avvenuta nel 1986. Si tratta anche in questo caso di un tecnico, formatosi come Chirurgo, specializzato in medicina del lavoro. Nella giornata di ieri il leader dei Verdi Bonelli aveva chiesto “al Presidente del Consiglio incaricato Mario Monti che il ministro dell'Ambiente sia una personalità della società civile di altissimo profilo, che si sia spesa nella lotta ai cambiamenti climatici, in grado di riparare ai danni che in questi anni sono stati fatti alle politiche ambientali italiane”. Le altre nomine vedono Anna Maria Cancellieri, attuale commissaria straordinaria al comune di Parma, agli Interni, l'avvocato e docente della Luiss di Roma Paola Severino, ex legale di Prodi, al ministero della Giustizia. La difesa sarà affidata all'ammiraglio Giampaolo Di Paola, attualmente presidente del comitato militare della Nato. E poi Giulio Terzi, ministro degli Esteri; Lorenzo Ornaghi, ministro per i Beni culturali; Renato Balduzzi, ministro per la Salute; Mario Catania, ministro delle Politiche Agricole e forestali. Monti ha poi nominato cinque ministri senza portafoglio: Enzo Moavero Milanesi (Affari Europei), Piero Gnudi (Turismo e Sport), Fabrizio Barca (Coesione territoriale), Piero Giarda (Rapporti con il Parlamento), Andrea Riccardi (Cooperazione internazionale). Le borse hanno reagito in maniera piuttosto altalenante alle nomine odierne, e altrettanto ha fatto lo spread, che nelle ultime ore è tornato a superare quota 500. Borse a parte, la formazione presentata da Monti ha tutte le caratteristiche per essere il braccio armato dei mercati finanziari. Oggi più che mai, il cambiamento deve partire da noi.

Commenti

più che un Governo, questo è il consiglio di amministrazione di Mediobanca. Complimenti a tutta la "classe dirigente" che permette tutto questo
Z.M., 16-11-2011 02:16
Importante, al momento, è che non ci sia più quel governo! Quanto a questo, ben vengano i tecnici da quei settori chiave che non trovavano più la serratura. I conti ai banchieri li sanno fare solo i banchieri. I conti agli armamenti solo i militari. E così per tutti gli altri settori. "Braccio armato"? Credo di no ma può anche essere o tentare di essere. E' chiaro però che che il cambiamento nei settori chiave di chiusura-apertura non possiamo aspettarlo da loro: dovremo guidarlo e controllarlo dalla società civile nella convinzione che una cosa è la politica, dove cioè si muovono organizzano e promuovono le aspirazioni delle singole espressioni socioculturali del paese, altra è il governo della cosa pubblica, dove cioè si deve dare concreta attuazione alla volontà politica preponderante. In questo senso il governo, un governo, non può che essere tecnico, cioè un vero e proprio servizio ( ricordate le dichiarazioni-giuramenti di "fedeltà" alla costituzione e di "dedizione" all'esclusivo interesse comune ?). In questo senso i partiti dovranno finirla di adoperarsi solo per fornire classe dirigente per l'occupazione di potere pubblico, come se fossero degli uffici di collocamento. Quindi: svegli tutti e attenti alla ripartenza ! Poi controlleremo lo stato del governo, in relazione ai necessari doverosi conti interni ed esterni ai settori chiave, e quello dei partiti, in relazione alla necessaria doverosa riformulazione della loro presenza e maturazione socio-culturale nel paese. Dopo di ciò, e facendoci i migliori auguri di buona ripartenza,: nessuna delega in bianco perchè si tratta soprattutto e sempre del nostro diritto al lavoro, all'istruzione, alla salute, al progresso sociale, al ripudio della guerra.
Franco, 16-11-2011 06:16
L'eroico ed encomiabile Napolitano ( era già grandino e cioè compus sui quando si schierò, e con lui il PCI, con i carri armati russi che soffocarono la primavera di libertà ungherese) ha pensato bene: Vaticano e Banche. Quasi quasi, ma solo quasi quasi, un pò di nostalgia dell'arraffone puttaniere...Insomma, dalla padella nella brace. Ne dobbiamo fare di strada.
carlo carlucci, 16-11-2011 07:16
Finalmente Berlusconi è fuori dai giochi, almeno per ora, e possiamo confrontarci con le idee. Il governo Monti è forse il migliore che questa società potesse esprimere per gestire l'esistente. Ma non possiamo rassegnarci a gestire al meglio questo mondo ingiusto destinato ad autodistruggersi per fine delle risorse e comunque a privilegiare il profito sulle persone Allora ecco il nostro compito, pensare e lottare per un mondo diverso. Questo è di nuovo possibile allora al lavoro compagni.
Luig Mochi Sismondi, 19-11-2011 04:19
SE si comporteranno come dei banchieri allora saremmo caduti dalla padella nella brace, spero tanto di no ..., poichè di talenti (un tempo per uno di essi ci volevano 3000 SICLI) oggi le borse "in un solo attimo BRUCIANO ? COSI' DICONO...ED INVECE DOVREBBERO IN VERITA' DIRE :CON I RISPARMI DELLE MOLTITUDINI SI SONO VOLATILIZZATI MEDIANTE DISTRIBUZIONE TRA POCHI ELETTI E ALTRI LORO CONOSCENTI...- SI in tempo di crisi, inspecie le banche I TALENTI ne distribuiscono pochi, avendoli già sperperati TRA tanti loro amici che volano molto alto, così alto che più nessuno ne avvista uno...SU ALCUNI GRANDINA, SU ALTRI PIOVE SOLO MISERIA ALTRO CHE GRANDE DISTRIBUZIONE !!! CHE SCHIFO ---
pietro villonio, 26-11-2011 06:26

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