Ciao ciao Berlusconi, ma non è il momento di festeggiare

Berlusconi ha presentato le dimissioni. Finisce un'epoca buia per il nostro paese, fatta di intrighi, corruzioni, connivenze con la mafia e la massoneria. Ma lo scenario che si prospetta all'orizzonte non lascia spazio all'ottimismo, e con la probabile nomina di Mario Monti a capo del governo tecnico il nostro paese rischia di finire nelle mani delle multinazionali.

Ciao ciao Berlusconi, ma non è il momento di festeggiare
Certo, dopo 17 anni ce lo saremmo immaginati in un altro modo. Non mancano le feste e i caroselli, le grida di giubilio per le strade, le piazze gremite di gente e di bandiere. Ma la sensazione di fondo è quella di una gioia che non riesce ad esplodere. Quello che con ogni probabilità è l'addio definitivo di Silvio Berlusconi alla politica merita oggi giusto un melanconico brindisi, un'alzata di calici alla fine di un'era buia del nostro paese, con la felicità uccisa sul nascere dalla mancanza di prospettive future confortanti. Immagino che qualcosa di simile possano averlo provato i popoli libici o iracheni, quando hanno festeggiato la fine di una dittatura salutando al tempo stesso l'avvento di un'altra, forse persino peggiore. Già, perché se un Saddam e, ancor più, un Gheddafi erano figli della storia e della cultura del proprio paese, frutti degeneri del proprio albero, la dittatura avventizia ne era del tutto estranea, e somigliava piuttosto ad un'invasione. Similmente, Silvio Berlusconi appartiene alla nostra storia. Al lato peggiore della nostra storia, fatta di mafia e di logge massoniche, di corruzione, di inganno delle masse, di populismo di comodo. Ma ogni tratto della sua figura e ogni aspetto della sua controversa parabola personale e politica è riconducibile alle fila delle vicende italiane. Dai finanziamenti ottenuti dalla Banca Rasini - la principale banca usata dalla mafia nel nord Italia per il riciclaggio di denaro sporco, che aveva come clienti Totò Riina, Bernardo Provenzano, Pippo Calò - per avviare la sua carriera d'imprenditore nel campo dell'edilizia, nel 1961, alle pressioni su politici e ministri, qualche anno più tardi, per ottenere il cambio di alcune rotte aeree dell'aeroporto di Linate, che a causa dei decibel eccessivi rendevano difficili da vendere gli stabili di Milano 2. Per non parlare dell'amicizia con Craxi, sotto la cui ala protettiva nasce e cresce la figura politica di Berlusconi. Fu Craxi, nel 1984 ad evitare con una prima legge ad personam la chiusura delle reti Mediaset, ree di aver infranto il monopolio delle tv di stato. Berlusconi ebbe poi a ringraziare con una letterina inviata all'allora primo ministro – che inizia con “Caro Bettino grazie di cuore per quello che hai fatto” - ed una tangente di 21 miliardi di lire, passati attraverso la società All Iberian. Fra i mille processi che caratterizzano la parabola di Berlusconi spiccano quello che riguarda le stragi del 1992-93 e quello per mafia. Nel primo gli inquirenti hanno a lungo indagato sulla sua presenza fra i mandanti a volto coperto della morte dei magistrati Falcone e Borsellino, nel '92, e delle stragi di Firenze, Roma e Milano, l'anno successivo. Nel secondo Berlusconi è stato indagato per concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio di denaro sporco, ma nel 1998 l'indagine è stata archiviata per scadenza dei termini massimi concessi, nonostante i numerosi indizi sui rapporti di Berlusconi e Dell'Utri con uomini di Cosa nostra e la condanna del secondo a nove anni per concorso esterno in associazione mafiosa. E poi gli innumerevoli processi per corruzione, ed una carriera politica costellata da leggi ad personam e disprezzo per gli avversari politici e – soprattutto – per la volontà popolare (quest'ultimo mal celato da un finto populismo, sgretolatosi in fretta non appena i suoi interessi si sono allontanati da quelli del suo elettorato). Insomma, il nome di Berlusconi spunta in molte delle vicende più oscure della nostra storia, compresa quella della loggia massonica P2 di Licio Gelli; egli annovera fra i membri del suo entourage rinomati mafiosi, faccendieri, massoni. Per questi motivi avrebbe avuto un sapore diverso se a porre fine al suo percorso politico fosse stata una sollevazione popolare, un movimento intestino, piuttosto che una tempesta finanziaria internazionale, sorretta e convogliata sul nostro paese da poteri che hanno le proprie origini altrove. E se a prendere il suo posto fosse stato un soggetto democraticamente eletto, magari figlio della cultura legalista, pacifista e ambientalista che da anni si oppone all'ex presidente del consiglio. Invece, se andiamo ad analizzare la figura che si prospetta come leader dell'instaurando governo tecnico, il grido di gioia per la fine dell'era Berlusconi rischia di morire in gola, sul nascere. Mario Monti è un emissario diretto di quelle forze ultraliberali che premono sui governi nazionali per imporre altre ondate di privatizzazioni e deregolamentazioni, facendole passare come ricette anticrisi. È la figura scelta per perpetuare il furto di democrazia, diritti e beni materiali ai danni del nostro paese, il dottore che ci farà ingerire l'amara pillola, propinandocela come medicina. Il meccanismo è noto, ed è illustrato con chiarezza nel documentario “Shock Economy” curato da Naomi Klein. La giornalista e scrittrice canadese spiega come il sistema capitalistico neoliberista, nato dalle teorie dell'economista Milton Friedman in opposizione politiche keynesiane, utilizza gli stati di shock emotivo per imporre alle popolazioni misure che altrimenti non sarebbero disposti ad accettare. Gli shock possono essere provocati da catastrofi naturali, guerre, crisi economiche. In ciascuno di questi casi il risultato non cambia. È avvenuto in Cile con il regime di Pinochet, amico e seguace di Friedman, si è ripetuto ad Haiti dopo lo Tsunami – tutte le spiagge sono state privatizzate – e avviene nelle recenti guerre in Iraq, Afghanistan e Libia. “Stiamo assistendo ad un trasferimento di beni di dimensioni incommensurabili – spiega la Klein nel documentario – dalle mani pubbliche, dei governi (soldi presi dalla gente comune, sotto forma di imposte), nelle mani delle persone e delle imprese più ricche del mondo, tralasciando di dire che sono le stesse persone e imprese che creano questa crisi”. E tutto ciò avviene proprio attraverso la “Dottrina dello shock”, ovvero “ il sistematico saccheggio della sfera pubblica dopo un disastro”. Mario Monti ha tutte le caratteristiche per essere il nostro “Dottore dello shock”. Si è formato negli Usa, dove ha conseguito una laurea a Yale ed è cresciuto sotto l'influenza di Zbigniew Brzezinski, influentissimo politologo statunitense alla base di molte delle decisioni strategiche nella politica estera americana degli ultimi quarant'anni. Dopo essere stato rettore e presidente della Bocconi, è diventato, a partire dal 2005, international advisor della Goldman Sachs, la più potente banca d’affari americana, che condiziona mercati e governi. Per dare un'idea dell'influenza della Golman Sachs sulle politiche mondiali, basta citare le parole del trader indipendente Alessio Rastani e riportate da un interessante articolo del Fatto Quotidiano: “i governi non governano il mondo, Goldman Sachs governa il mondo”. Ma non è tutto. Monti è stato anche il primo presidente del Think Thank “Bruegel”, finanziato da 16 stati membri dell'Ue e da 28 multinazionali per influire sulle politiche comunitarie ed è presidente europeo della Commissione Trilaterale. Quest'ultima è un club ultraliberale fondato nel 1973 da Brzezinski su incarico di David Rockfeller per incentivare la collaborazione fra Stati Uniti, Europa e Giappone, diventato in breve un luogo d'incontro degli uomini più potenti del pianeta, all'interno del quale si stringono patti informali destinati, secondo molti, a condizionare l'economia mondiale. Insomma, sebbene nessuno ci possa togliere la soddisfazione di un brindisi all'addio di Berlusconi, condito dalla certezza che non lo rimpiangeremo, è pur vero che forse non è ancora giunto il momento di festeggiare. LEGGI ANCHE Roma in festa, Berlusconi si dimette. "Io ero là e ve lo voglio raccontare" Mario Monti nuovo premier. Verso l'economia del "suicidio deliberato"?

Commenti

Oddio se Monti è il futuro (stringendomi i testicoli) siamo messi bene. :)
mario, 13-11-2011 02:13
caro signor Andrea degl'Innocenti si informi bene prima di parlare di Gheddafi http://www.youtube.com/watch?v=uFzn3BZISZU&feature=player_embedded
Giovanna, 13-11-2011 03:13
si, le persone "normali" sanno tutto questo e molto di piu'. Quello che ancora non sanno e' come riappropriarsi del proprio Paese e della sua sovranita'? Le persone "normali" con una coscienza sociale, morale, onesta' intellettuale e con le palle sono pochissime, e, quindi...la massa degli zero(90% di pecore) prevalgono, dando linfa e facile gioco delle lobbies finanziarie, ai politici mascalzoni, (99%) alla criminalita' organizzata e al vaticano. Ecco perche' non ce' stata e non ci sara' mai una sollevazione popolare. L'unica speranza e', che, all'interno di quella piccola % di persone "normali' si possano concentrare forze elette, che abbiano un budget da spendere per strumenti di alta precisone ed aprire la battuta mondiale al satrapo senza che questa venga annunciata. Precisa, chirurgicamente indolore. Non e' cosa difficile, questi satrapi sono banali, tubi digerenti marcibili facilmente rintracciabili. Uno dietro l'altro senza far rumore..come sono venuti se ne devono andare. Alla fine, immaginate quante risorse avremo per pagare i nostri debiti e risanare il Paese dai saccheggi ambientali ed economici. Qualora non ci fosse il numero di persone e denaro sufficente...be, si puo' sempre ricorrere al fiammifero, fa un po piu' di danni ma il risultato e' garantito. Insomma...e' dura... ad ogni buon conto:"ceterum censeo vaticanem esse delendam!".
preseverando, 13-11-2011 03:13
non e" il momento di festeggiare ,questo e" certo. Praticamente e" andato via il pupillo dei socialisti, ma rimangono tutti in campo ,pronti per ritornare e fare tutto come prima,e" vero lui non e" stato tolto dal popolo italiano ,se ne andato per convenieza,spero che dopo 35 anni di sopprusi la gente normale italiana trovi la maniera di mandarli tutti a casa con le pezze al sedere, e anche cosi" si possono ritenere dei fortunati
stefano, 13-11-2011 04:13
il nuovo ordine mondiale, si questo è il cambiamento organismi geneticamento modificati (ogm) industrie farmaceutiche ,che sperimentano sugli animali le malattie l'industria del tabacco l'industria del maccello intensivo tutti prodotti che vengono messi in commercio e dati alla popolazione mandiale. Gia' ! il potere .... a me fa un po paura .
luigi ceaglio, 13-11-2011 04:13
Gira e rigira il nocciolo della questione è il potere del denaro.Una volta accettato come controvalore di scambio si è vincolati a seguirne le dinamiche incrementrali, a meno di non tenerlo sotto il mattone ma siccome chi risparmia vuol investirlo per evitarne il deprezzamento lo consegna a chi sa farlo fruttare. Se il denaro non genera altro denaro l'interesse non cresce e fare pari è già una perdita. Avviene allora che il movimento dei capitali globali gravita là dove gli interessi sono maggiori senza tuttavia che qualcuno 'sia mangiato'.Come si controlla tutto questo? Per dittatura, rinuncia alla domanda o competizione. Qualcuno lamenta la 'colonizzazione' italiana ad opera di paesi 'esteri' ma dopo i trattati europei vi sono paesi solo partners che stanno al gioco monetario: rispettare i fattori che rendono stabile e forte una moneta.E' attribuita a Friedman la battuta ' niente pasto gratis'. Equilibrare Keynes e Friedman è arte politica,non solo dei politici dai quali gli italiani perlopiù si aspettano tutto ma di tutto il popolo sovrano. Il nuovo premier può farci 'rimontare' l'eurozona - nella quale non possiamo stare quando tutto va bene ed uscirne quando va male- ma di certo non con metodi para-mafiosi.Non si può ritenere che le squadre che entrano in campo per vincere non fatichino tutta la settimana solo perchè la fatica non piace o non fa spettacolo pagato.
maurolaspisa, 13-11-2011 07:13
Trovo abbastanza verità in quello che dici, però ti prego di controllare quello che dici su Rastani, che ha detto delle ovvietà e delle verità ma non è assolutamente un trader indipendente ma un cialtrone con la voglia di apparire! In borsa nell'ultimo anno ha solo perso 10mila e passa euro... ciao!
Matteo Rubboli, 13-11-2011 09:13
Che Berlusconi come Gheddafi siano frutti degeneri dei propri alberi la dice lunga sulla necessità di spingere il giudizio anche sulla natura del terreno su cui questi alberi dai pericolosi frutti sono nati e cresciuti. Se questo terreno resterà quello offerto alla proprietà del compratore e non alla custodia e al lavoro degli "uomini di buona volontà" ( quelli che vogliono il bene comune e non quello individuale)vorrà dire che anche questa volta gli Italiani non avranno saputo leggere tra le righe dei libri, tra le pieghe dei fatti e tra le pause dell'eloquio. Sappiamo che l'intelligenza non è ,purtroppo, una dote di tutti; ma quando i fatti della storia, passata, recente e ..circostante, mostrano con ripetitiva cadenza i nefasti epiloghi degli affidamenti a pensieri unici immancabilmente coincidenti con interessi personali di sfruttamento, il perseverare è "diabolico": l'ignoranza cioè vuol dire voler essere ignoranti, rinunciare alla ricerca della verità, della giustizia e della conoscenza umana. Non è una ...predica, ma un invito al coraggio del cambiamento così al nuovo governo così a quanti dovranno incalzarlo, guidarlo e controllarlo per il necessario cambiamento dello stesso concetto. Al governo il servizio per il bene comune, ai cittadini la sovranità per l'umana civile convivenza.
Franco, 13-11-2011 09:13
Il vostro articolo mi fa venire un dubbio,l'accelerazione e le speculazioni sull'Italia non sara per caso una risposta ai referendum,dove il popolo sovrano ha chiesto la non privatizzazione dei beni comuni?
LUCIANA LAFRATTA, 13-11-2011 09:13
Ho festeggiato, ho gioito per la caduta del Caimano ma non sono contenta... ho un tarlo... è policamente morto? Se n'è andato per sempre? Ne siete verametne convinti? Cosa cambierà adesso considerato che ho letto anche quello che scrivete su Monti? Già mi ero fatta una idea simile leggendo le mail di un amico economista oltre agli articoli del "ilfattoquotidiano". Ma restano i berlusconiani, restano i politici del suo partito (Alfano, Scilipuoti, Schifani ....), resta questa sinistra che non molla dopo aver fallito per anni. D'Alema è ancora convinto di avere molto da dare, o da prendere! E così pure Letta2, Frattini, Franceschini... La lista è lunga. Si salverà mai l'Italia da questa gente?
Paola, 13-11-2011 04:13
Non c'è alcun motivo di vera gioia nella caduta di Berlusconi. Siamo orfani di democrazia da vent'anni, per farla breve, e di cultura democratica da sempre. Ma non per colpa "sua": lui anzi ne è stato il frutto. Allora, oggi vado ripetendomi, (e concordo con quanto scrive Franco alle 09.19, l'intelletto è di pochi; ma l'intelletto collettivo, l'intelligenza condivisa puo' essere di tanti, diventare dei più)e rilancio anche qui: Una convention nazionale di "larghe intese" per lanciare una "riconvesione culturale" delle menti degli italiani, che in default ci sono andate da tempo. Poi programmi diversificati secondo le diverse "visioni del mondo" (le ideologie per fortuna non sono morte!), operativi, pragmatici e ambiziosi, che coinvolgano adulti, ragazzi (due milioni non fanno nulla: non lavorano, non studiano, sono solo disperati, magari senza saperlo),bambini, uomini e donne. Intanto che Monti, cui deve andare la nostra vigile solidarietà, ci consente di "rimontare".
Lidia Beduschi, 13-11-2011 06:13
caro Preseverando possibilmente chi ha il badget da spendere non ha le palle ,come fare per usarli da gli % contro i satrapi banali e rintracciabili, daltronde i normali % sono come si sa" sempre una minoranza flexibile , bestie rare ma che servono per un mondo piu" ordinato ecologico e dinamico,in difesa dei piu" debili
stefano, 13-11-2011 07:13
Mi sembra che ad Haiti non ci sia stato alcuno tsunami. Per il resto spero proprio che non siamo caduti dalla padella Berlusconi alla brace Monti.
Lino Pironato, 13-11-2011 07:13
In Italia c'è troppa gente che sta bene senza dare alla società commisuratamente a quanto riceve. In questo insieme trovano posto, i fannulloni, i furbi, i delinquenti ma anche tutti quelli a cui è stato dato un lavoro o meglio uno stipendio (o una pensione) come merce di scambio. Per questo è difficile cambiare. E' difficile ammettere le "porcherie" fatte ma lo è ancora di più fare scelte impopolari. E' stato ipotecato il futuro finché il futuro è arrivato. Molti di questi parassiti della società non si rendono nemmeno conto di essere dei parassiti, magari sono passate alcune generazioni e per loro è normale scaldare una seggiola leggendo il giornale (possibilmente la Gazzetta dello Sport) per avere argomenti nelle interminabili pause caffè o sigaretta. Molti di questi parassiti della società quando hanno modo di vedere le persone che lavorano restano allibiti, cercano di trovare una spiegazione su come mai un pazzo che LAVORA come una bestia con ritmi assurdi guadagni quanto o meno di loro magari senza garanzie. Probabilmente la spiegazione che si danno è quella essere stati fortunati. E allora perché non giocare al lotto. Spesso sono gli stessi che, animati da uno spirito di servizio quasi nullo e sostenuti da una quantità di leggi e regole incoerenti, ci fanno perdere un sacco di tempo nello sbrigo di pratiche totalmente inutili. Tempo sottratto al nostro lavoro. In Italia ci sono 10 volte più avvocati che in Francia e spesso sono dei presuntuosi senza scrupoli che si credono i padroni del mondo. Grazie a un sistema demenziale di leggi interpretabili o inapplicabili è quasi impossibile fare a meno di loro, ma nemmeno loro spesso ti possono dire cosa vuole la legge, ma sanno perfettamente come approfittare delle possibili interpretazioni. Per molta gente è normale non rispettare le regole per molti altri è lecito delinquere per campare o per permettersi un lusso ritenuto indispensabile. E si potrebbe continuare. Ora si sta parlando di equità; mi auguro che sia arrivato il momento in cui a pagare non sono sempre gli stessi, ma penso anche che al di là di questa operazione di emergenza sia indispensabile partire da zero su tanti fronti, con umiltà, imparando da chi ha dimostrato di essere più bravo di noi, senza contrapposizioni e con in mente il bene comune prima di ogni altra cosa.
scettico, 14-11-2011 12:14
Ci risiamo! C'è poco da fare, non lo capiremo mai! Eppure la storia ce lo insegna continuamente... Ma noi niente, preferiamo non vedere ciò che guardiamo, è più semplice e dà una qualche soddisfazione momentanea, una gioia passeggera, un lampo di luce nel buio della notte. Senza andare troppo indietro nel tempo, ricordate come è cominciata l'era berlusconiana? Ricordate le manifestazioni di entusiasmo e di euforia collettiva nel vedere l'auto di Craxi bersagliata da un fitto lancio di monetine? Ragazzi ci pensate? Ci siamo svincolati da coloro che hanno rovinato l'Italia, Andreotti, Craxi, Forlani... il peggio del peggio finalmente fuori dai coglioni, e soprattutto da Palazzo Chigi. Liberazione! Rinascita! Per l'Italia e gli italiani comincia una nuova stagione, una nuova vita. I tiranni sono caduti, stringiamoci e riprendiamoci il futuro... E, a dispetto di quanto si dica, questa è una faccenda che non riguarda solo l'Italia: vorrei ricordare l'entusiasmo popolare che ha scatenato l'elezione di Tony Blair dopo i lunghi e terribili anni della Tatcher e del suo delfino Major; o il sollievo del popolo russo dopo l'eccitante perestrojka del buon Gorbaciov; o più recentemente l'acclamazione degli spagnoli verso Mr.Bean Zapatero che succedeva a quell'affarista corrotto e bugiardo di Aznar; per concludere in bellezza, con il premio Nobel per la Pace Barack Obama che ha scatenato reazioni di giubilo in tutto il mondo alla sua elezione. E guardate in Africa, osservate pure il popolo tunisino, egiziano o libico... ne riparleremo tra pochi mesi, settimane, giorni. O davvero credete che i cittadini (sudditi) di questi paesi stiano meglio di noi, becera e disgustosa teatralità degli interpreti protagonisti a parte? Credete sul serio che esista anche un solo paese in questo mondo dove chi governa desideri effettivamente fare il bene comune e si adoperi per questo impiegando tutti i mezzi a sua disposizione? Va da sé che per bene comune intendo quello di TUTTI, non di una parte più o meno consistente che è semplicemente strumentale alla riuscita dell'operazione stessa. Se ciò non è mai successo nei paesi socialisti dove - almeno in linea teorica - questa era la filosofia che ne ispirava i governanti; se in oltre 2000 anni non c'è stato un solo Papa che si sia realmente preoccupato di altro che non fosse accrescere e consolidare il potere della Chiesa, e quindi il proprio; cosa vi porta a credere che ciò possa avvenire in un qualsiasi sistema capitalista che - per definizione - ha bisogno di disuguaglianza: perché ci siano i ricchi è necessario che ci siano i poveri, e perché ci siano i mooolto ricchi è necessario che ci siano i mooolto poveri. Così come perché ci siano i privilegi è necessario che ci siano i soprusi... O vi porta sollievo e/o conforto sapere che colui che vi sta violentando sistematicamente è un tipo colto, serio, educato... magari pure religioso e praticante? Beh! allora eccovi serviti. La verità è che il popolo è fatto così, si accontenta di poco: basta che qualcuno gli mostri il tiranno penzolare dal pennone più alto che fa festa e gode; e se questo qualcuno gli butta pure due briciole e un osso spolpato si esalta ed è pronto a ricominciare, sottomesso come e più di prima. Ora, che questo sia il comportamento naturale della massa volutamente tenuta - nei secoli dei secoli - a bagno maria nell'ignoranza, purtroppo è anche facile da comprendere; ma continuare ad ascoltare gli "intellettuali" sproloquiare in tal senso è sinceramente insopportabile. Perchè non può che trattarsi di malafede (convenienza) o di totale ingenua superficialità, inadeguatezza, stupidità. Solo quando capiremo che il nemico, il nostro vero e unico nemico è il POTERE e che più esso diventa forte, più si concentra - qualunque vestito indossi %u2013 peggio sarà per tutti gli altri (99%); e solo quando ci adopereremo con ogni mezzo disponibile per limitarne al massimo l'esercizio a chiunque venga chiamato (eletto) ad esercitarlo, allora e soltanto allora ci sarà da festeggiare; non certo oggi che auspichiamo l'esatto contrario e ci stiamo consegnando ancora una volta volontariamente e, ahimè, allegramente, nelle sue fauci.
Adespoto, 17-11-2011 05:17
leggo con piacere questo post di adespoto con cui sono non daccordo ma daccordissimo vorrei solo aggiungere che e ormai prassi consolidata che quando una classe dirigente putrida pieni di conflitti di interesse per evitare la fine tira fuori dal cappello il "salvatore"l,uomo eccezionale senza macchia che ha un unico scopo nella vita quello di salvare il prossimo.Maq non lasciamoci ingannare un,altra volta da questi venditori di fumo che sono i nostri politici ,i "nostri banchieri"e anche i nostri giornalisti,che purtroppo e non sempre per colpa loro devono propinarci un sacco di nefandezze,mentre molti di loro sanno bene come stanno veramente le cose e se ci informassero veramente domani scenderebbero in piazza milioni di persone,altro che pagare la crisi che altri hanno provocato,questi si vivendo al disopra delle propie responsabilita ,basta dire che in america solo come CONSUMO D,ACQUA UTILIZZANO 200 LITRI A TESTA AL GIORNO.ALtro che politica che si rinnova questi sono dei nemici dell,italia e anche dell,europa se non complici sicuramente servi degli angloamericani.Lo sanno benissimo i banchieri della BCE come fermare le speculazioni ai danni dell,euro da parte di sei banche inglesi ed americani,ma purtroppo gli interessi delle banche non coincidono con quelli della gente.altro"CHE GESU MONTI"altro che eurobond altro che che fondi salvastati che poi significa dare soldi ai morti che camminano cioe alle banche che certamente non finanzieranno l,economia,ma faranno tutt,altro,un,altra strada c,era e c,e quella di non aumentare la depressione ma stampare soldi per finanziare l,economia direttamente senza l,ausilio delle banche.congelare i derivati .....e fare anche altre cose .vorrei vedere in piazza ragazzi con cartelli di questo genere,BASTA FINANZARE LE BANCHE .SI ALLA FINANZIAZZIONE DELL,ECONOMIA
claudio50, 21-11-2011 04:21
gente triste non riesce neanche a festeggiare
lupettoblu, 03-05-2012 11:03

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