Operazione Socrate 2.0. Comunicato n. 9 - AAA medico cercasi

In alcuni manoscritti inediti di George Orwell, con a margine degli appunti di Borges e Marquez, ho trovato uno strano racconto e, siccome sono il Leader e posso fare ciò che Voglio, ho deciso di condividerlo con Voi.

Operazione Socrate 2.0. Comunicato n. 9 - AAA medico cercasi

In alcuni manoscritti inediti di George Orwell, con a margine degli appunti di Borges e Marquez, ho trovato uno strano racconto e, siccome sono il Leader e posso fare ciò che Voglio, ho deciso di condividerlo con Voi.

Ovviamente Orwell non poteva mai immaginare che accadessero cose strane come lasciapassare o cure sperimentali, quindi ci sono piccole differenze, ma il corsivo ha un suo senso e vale la pena dedicargli qualche minuto della nostra attenzione.

“Anno 2051, mese di settembre, giorno 9.

Io sono qui. Io sono uno Sfidante, Io sono Moltitudine, vivo in un quartiere di Parigi, da tre mesi sono recluso in un attico bellissimo. In mezzo a tanta devastazione morale, io, Maximilien, insieme a due miei amici, Jean Paul e Georges, abbiamo deciso che è ora di fare sul serio, veramente sul serio.

Quanto valgono la nostra vita, la nostra libertà?

Le amiamo come Cyrano amava Rossana? 

Siamo stanchi di incassare offese, umiliazioni, emarginazioni, sostenere costi per esercitare il diritto alla libertà e alla vita.

Troveremo 400 valorosissimi ma normalissimi esseri umani che per fare una cosa d'altri tempi insieme a noi.

Lanceremo una sfida, una sfida vera in cui si corrono dei rischi per il Valore Supremo (la Salute, ovvero la Vita, ovvero la Libertà: tre in uno come lo Spirito). Una sfida da pubblicizzare dall'alpe alle piramidi, dal Manzanarre al Reno.

In questi mesi, dopo l’invasione degli Alieni che hanno seminato malattie incredibili come i conquistadores nelle Americhe, in Africa e nell’Artico, sono state somministrate decine di milioni di dosi di farmaci sperimentali. Prodotti in tutta fretta usando brevetti vecchi di anni.

Il Gran Consiglio Interpalnetario ha proceduto alla legiferazione d’emergenza che prevede l’impunità per i medici e le istituzioni impegnate nella sperimentazione di massa. Con questi farmaci (spacciati come “meglio di niente”), è accaduto  come quando si incontra un accampamento nel deserto e si chiede come mai abbiano scelto quel posto e gli indigeni, stupiti, rispondono: “non lo sapete? Qui forse tra 40 anni arriverà l’acqua”.

Ora, sono sempre quelli come noi, anche padri e madri, tutti appartenenti al Quarto Stato, che si rendono conto che le cure non portano beneficio.

Le persone curate si ammalano e muoiono lo stesso. Contagiano come gli altri (la verità viene a galla anche in quei paesi famosi per avere statistiche inattendibili e sistemi sanitari paragonabili a quello di Paperopoli, dove si gira con la pizza ed il mandolino).

E’ ora di togliersi le armature e affrontarsi da uomo a uomo.

Dotare un attore di uno scudo significa che si prevede battaglia e nessuna assicurazione fa da banco. Come quando si gioca a sette e mezzo o si parla di centrali nucleari.

Nei milioni di filmati provenienti dai campi di magnolie vediamo persone disarmate che vanno negli HUB nè, tantomeno, sono segnalati plotoni di magistrati pronti a colpire eventuali attentati ai Diritti Fondamentali o alla Costituzione, dato che sono concentrati ad eliminare facinorosi seduti in preghiera sul suolo pubblico visto che le chiese sono tutte chiuse.

Ci chiediamo: esistono medici disposti a somministrare la cura sperimentale (quella che preferiscono), rinunciando ad ogni protezione e ricordandosi della loro missione, del loro giuramento?

Se si facciamo loro una proposta dato che, dopo aver visto che la razza umana riesce a distruggersi da sola, gli Alieni sono tornati sul loro pianeta, ed aspettano sulla sedia a dondolo, la nostra fine.

La libertà pro capite, oggi, vale da 30 franchi (costo di un'iniezione sperimentale) a poco piu di 2.000,00 franchi/anno (costo tamponi). La vita di una persona invece, stando ai massimali delle assicurazioni per un’utilitaria ad idrogeno, vale fino a 3.000.000,00 di franchi.

Partendo da questi calcoli, abbiamo deciso di dare inizio alla Protesta degli Sfidanti.

Ricreeremo nel mondo reale le condizioni di un confronto alla pari, senza che nessuno sia in vantaggio.

Un confronto fra persone. Un confronto in cui uno vale uno e le regole sono uguali per tutti.

Sappiamo di dire cose che avete già sentito, ma ricordatevi che dal letame nascono i fiori.

La sfida

"Concederò per primo la mia spalla alla scienza se, e solo se, il medico che mi inoculerà il farmaco sperimentale firmerà in doppia copia un addendum al consenso informato in cui rinuncia allo scudo penale e scrive nero su bianco che la sperimentazione non metterà a repentaglio la mia salute nè la mia vita piu di quanto accadrebbe per un vaccino standard del XX secolo (ad es. TBC), idem per la probabilità di avere effetti collaterali. Il tutto citando e sottoscrivendo le statistiche di rischio.

In caso di morte collegabile alla cura sperimentale il medico verserà alle persone da me indicate, di tasca propria o per tramite della sua assicurazione professionale (che dovrà ovviamente firmare per accettazione), un importo pari a 2.999.999,00 franchi.

In caso di effetti collaterali permanenti il rimborso sarà pari a 1.500.000,00 franchi.

In caso di effetti collaterali passeggeri il rimborso minimo sarà pari a 10.000,00 franchi e potrà arrivare a 1.000.000,00 di franchi per effetti di particolare gravità".

Se lo sfidante fosse una donna incinta, ogni importo sarà raddoppiato.

E' ora di pesare i nostri interlocutori, misurarne le certezze e vedere se, come si vocifera, abbiano finito i placebo.

Affitteremo un grande capannone per ospitare la coda di medici pronti a firmare l'accordo con noi sfidanti.

Gli appartenenti al Quarto Stato potranno partecipare alla sfida scrivendo le loro generalità e la frase in codice "Partecipo alla Sfida" (non si sa mai qualcuno dovesse intercettare i messaggi) tramite mail.

Magari scopriremo che non siamo solo 400 ma qualcuno in piu', chissà.

Che non si dica che non abbiamo partecipato all'avanzamento della scienza ed al progresso.

Che non si dica che non amiamo la Vita o disprezziamo la Terra.

Che non si dica che non amiamo il nostro prossimo.

NON SI DICA MAI PIU' CHE SIAMO CONTRO QUALCOSA, SIAMO PER LA SALUTE E LA VITA.

SIAMO MILIONI DI FARFALLE”

marcosfrancia@protonmail.com

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Il messaggio di oggi è:

Tanto va la gatta al lardo

che ci lascia lo zampino,

se ci torna non lo trova

ed allora se ne va

scaracollado di qua e di là.

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Comunicato n.8. Fango

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