Operazione Socrate 2.0. Comunicato 18 - Il Leader è immortale, i monatti pure

Al baretto del Tufello sentivo i pensionati che dicevano che i politici danesi (e non solo...) hanno deciso che il covid è un'influenza e hanno eliminato tutte le misure adottate. In Italia invece...

Operazione Socrate 2.0. Comunicato 18 - Il Leader è immortale, i monatti pure

Ho avuto il Covid, come va di moda dire, in questa nuova dimensione della privacy in cui non esistono riservatezze per niente e per nessuno.

Per qualche momento sono stato ancora più un numero, ero fra gli oltre centomila positivi di quel giorno; sono stato in isolamento per 10 giorni (un’altra possibilità imperdibile di essere nelle statistiche) e, col tampone negativo, sono tornato a vestire i panni di un essere umano. 

Sono finiti gli incubi di strade coperte da topi morti e di case flagellate da pipistrelli e pangolini.

Ho anche dato un'occhiata ai dati disponibili, sebbene non "grezzi", non originari, non di prima mano...
Stando alle statistiche ISS la stragrande maggioranza di morti da covid avviene in ospedale: d'altra parte le circolari ministeriali parlano di vigile attesa, quindi ti ammali, ti aggravi e ti portano in ospedale dove generi ricchezza e contribuisci alla crescita del PIL e sei un cittadino modello.

Per quanto mi riguarda, non ho mai creduto nel PIL come indicatore di benessere, quindi, non sono un cittadino modello. Non ho partecipato alla sperimentazione di farmaci, né alla contrapposizione mediatica in materia. Sono veramente deplorevole. 

Ho anche pensato: “se dovessi morire mi piacerebbe che la mia privacy non venisse violata da qualche giornalista a caccia di scoop per avvalorare una tesi o l’altra”. Sarebbe stato deprimente apparire come notizia. In fondo ormai si ammalano, nella stragrande maggioranza, vaccinati (così si legge in tutto il resto del mondo tranne che in Italia, mah); non avrei mai voluto turbare, neanche da morto, i fondatori delle nuove leggi statistiche e della nuova metodologia della ricerca, che abbiamo la fortuna di avere nel Belpaese.

Mi è stato concesso di essere in quella stragrandissima maggioranza di persone che, benchè positive e sintomatiche, si sono salvate e si salvano, e questo mi ha fatto molto piacere: sono un uguale.

Mi ha, invece, colpito vedere che il giorno del tampone su 12 positivi in farmacia (dato riferito ai 45 minuti trascorsi in farmacia) ero l’unico a non aver preso parte alla sperimentazione e, in quanto tale, non avevo rabbia o rancori verso lo Stato, il governo, i medici e le case farmaceutiche. La farmacia, ovvero il piazzale a essa antistante, invece, risuonava di imprecazioni e maledizioni di chi non era stato protetto dalle cure sperimentali e, in molti casi, stava, purtroppo, decisamente peggio di me.

Non avevo né ho animosità né rabbia perché io non ero stato tradito da nessuno tranne forse da chi ha finanziano i due laboratori cinesi dove è stato costruito il virus e dove operano ricercatori formati in Occidente. 

Arrabbiarsi contro qualcosa di irraggiungibile e intangibile è una pura perdita di tempo e poi sono uno dei 7 miliardi di persone tradite, quindi non avrei smosso proprio nulla.

Durante la malattia il medico di base, benchè informato dei miei sintomi e dell'esito del tampone, non mi ha visitato né prescritto nulla, così preso com'era nel suo nuovo ruolo di passacarte sanitario, un po' come i farmacisti, ormai trasformati in commessi di lusso ma pur sempre dimentichi di aver studiato qualcosa di ben diverso dal codice di esenzione da applicare ad un vecchietto. Pazienza, ognuno è artefice del proprio destino e sceglie i compromessi che preferisce.

Tornando al medico, sicuramente non ricorda nulla di me, né credo che si sarebbe mai precipitato da me, anche perchè ero un cittadino di serie B uno di quelli che ha preferito la panchina invece di essere un tester gratuito…

In realtà, in Italia, pare sia stata creata una medicina dove le diagnosi sono fatte da Alexa che, dal tono della voce del paziente, calcola la febbre e valuta il livello di ossigenazione del sangue, mentre se hai la versione 7.43 si connette al 118 e segnala il luogo esatto in cui attendi i soccorsi, la posizione delle gambe e delle braccia e ottiene in cambio l’elettroencefalogramma dell’autista dell’ambulanza.

Sono stato fortunato e me la sono cavata, ma la cosa che più mi ha segnato sono stati i complimenti di chi si congratulava perchè ora potevo usare il green pass ed ero di nuovo un cittadino normale. 

Se la normalità è questa provo un profondo ed incommensurabile disgusto per quello che è diventato il mio Paese. 

Messaggio di oggi: marzo s'avvicina i monatti sperano con tutto il cuore di non dover scendere in campo, anche perchè il mare è profondo e non c'è gusto a soccorrere il Titanic con un kayak.

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